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Abusivi: la nuova speranza per salvare casa si chiama legge

27-04-2017

ROCCA DI PAPA (attualità) - Il testo in approvazione alla Camera fissa criteri di priorità che sembrano una garanzia per i "poveri diavoli". Il dispositivo non concede fondi alle Magistrature e tutto resterà in capo ai Comuni che hanno poca voglia di buttare giù cemento

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Brancolano nel buio le Amministrazioni comunali, soprattutto quelle che sulla questione dell'abusivismo hanno fondato la propria campagna elettorale. E' il caso di Rocca di Papa dove tra uno spot e l'altro, tra una messa in scena ed uno spettacolo, la verità è che al di là del proclami nulla è stato fatto e gli abusivi temono che prima o poi qualcuno andrà a bussargli a casa con la ruspa in mano.

A dare però una nuova speranza a chi da anni sta cercando di mettersi in regola (in zona gli altri comuni maggiormente interessati sono quelli di Rocca Priora, Artena ed Ardea) è, come riporta stamattina il sito web del Fatto Quotidiano (VAI all'articolo) la legge in via di approvazione dal titolo "Criteri per l’esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi". Una legge che, partita da Senato su proposta di Ciro Falanga (Ala, ex Forza Italia), ha ottenuto una bella addrizzata alla Camera ed oggi appare quantomeno cautelativa per quanto riguarda la valanga di ricorsi che continuano ad arrivare contro le sentenze di demolizione. Una legge che però, secondo quanto spiega il Nunzio Fragliasso, a capo della Procura di Napoli da qualche mese, alla penna di Chiara Brusini, ha il torto di non concedere fondi propri alla vera mano chiamata a buttare giù i manufatti abusivi: la Magistratura.

Tutto, insomma, è lasciato nelle mani - com'è chiaro da tempo - dei Comuni che però non hanno grande voglia di accedere alla Cassa depositi e prestiti per ottenere i fondi necessari per le demolizioni (stimati in circa 80mila euro ad intervento...) e che, come detto in apertura, per questioni politiche non hanno grande interesse a procedere. Il quadro descritto dall'articolo de ilfattoquotidiano.it vale anche per i Castelli romani, territorio per il quale Procura di Velletri e Regione Lazio hanno stipulato un Protocollo d'intesa ad hoc?

Una volta entrata in vigore la legge a fare da (sempre relativa) garanzia contro le demolizioni per i "poveri diavoli", appaiono essere i "criteri di priorità" per le demolizioni: prima gli economostri, poi gli edifici sottratti alle malavite, poi quelli pericolosi e quindi tutti gli altri.

Questo al momento pare di capire. A Rocca di Papa ne sanno qualcosa? Sono informati/aggiornati sulla nuova legge o continuano a giocare con le riperimetrazioni con cui tenere buoni gli abusivi? E a Rocca Priora? Ardea?

Di abusivi, passata la grande ondata emozionale delle scorse settimane, si tornerà a parlare. E molto.



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