Ed anche a Genzano il Pd si spacca in renziani e speranziani. Gabbarini: "Una follia"
17-02-2017
GENZANO (politica) - Luca Lommi ed il suo gruppo scelgono di velocizzare i tempi e puntano su Gianluca Ercolani. L'ex sindaco: "Qualcuno dovrà assumersi le sue responsabilità". Ma già domattina Rossi, Emiliano e Speranza potrebbero annunciare il nuovo partito
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Altro che unità. Alla fine gli speranziani rispondono presente agli ordini dall'alto ed impongono una spaccatura sul locale che genera malcontento anche presso alcuni di quelli che avevano sostenuto la lista unitaria e che sarebbero rimasti spiazzati da quanto accaduto nelle scorse ore.
Il nome che gli speranziani Luca Lommi, Martina Ercolani, Giordano Bianchi, Emanuele Sabbatini e gli altri del gruppo di "Noi domani" mettono sul piatto è quello di Gianluca Ercolani. "Un membro del Pd genzanese che rappresenta la voglia di rinnovamento del circolo", dice proprio Luca Lommi.
Lo strappo però è piaciuto poco, pochissimo a Flavio Gabbarini, ex sindaco e consigliere comunale Pd che proprio con Lommi stava tentando di tenere unito il Partito democratico sul locale. "Adesso - dice proprio Gabbarini - qualcuno si dovrà assumere le responsabilità di questa azione della quale non c'era alcun bisogno, soprattutto in questo momento. Eravamo e restiamo convinti che si possa fare una lista unitaria per il congresso del 26 febbraio: di nomi certo noi non ne facciamo".
L'ultimo strappo di fatto vanifica il lungo, faticoso e non completato lavoro di ricongiungimento del Pd genzanese.
Un salto in avanti che appare un porre la propria bandiera su un fortino devastato, sulle macerie di un partito che a livello nazionale da domenica sera potrebbe non essere più quello di oggi. E' peraltro evidente che se dovesse, come altamente probabile, consumarsi la scissione (in 2 o più parti?) che già domani Enrico Rossi, Michele Emiliano e Roberto Speranza potrebbero annunciare nell'incontro del teatro Vittoria a Testaccio. A quel punto che senso avrebbe la fuga in avanti di Lommi e dei suoi che a quel punto potrebbero non far più parte del Pd? E se invece la scissione dovesse saltare che fine farebbero gli speranziani di Genzano e Rocca di Papa (leggi Maurizio Querini) che tanto hanno spinto per rompere in via preventiva?