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A Grottaferrata anche gli olivi comunali diventano... sociali

15-11-2016

GROTTAFERRATA (attualità) - Il commissario Barbato ha approvato oggi la delibera che recepisce il progetto "Olio in comune" presentato dall'Agroclub. "Occasione di crescita culturale e sociale"

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Dal 2014 al 2016: due anni di attesa, tanto lavoro fatto dietro le quinte e poi, grazie alla delibera numero 7 approvata dal commissario prefettizio Giacomo Barbato con poteri di Giunta nella giornata di oggi, il via libera ad un progetto di grande rilievo culturale, sociale ed ambientale.

"Olio in comune", presentato dall'associazione Agroclub Grottaferrata, ottiene dunque il sospirato via libera dal Comune criptense e passa alla fase operativa. Un progetto al quale l'associazione lavorava da anni ed al quale in questi mesi aveva collaborato anche l'ex vicesindaco Francesca Maria Passini. E lì dove il progetto, per vari motivi, si era scontrato con una vecchia amministrazione comunale poco sensibile a questo tema, ecco che il commissario Barbato apre decisamente le porte all'iniziativa.

Palazzo Consoli affida dunque alle cure dell'Agroclub Grottaferrata gli olivi comunali disseminati sul territorio criptense. "Partiremo con le piante della materna di piazza Marconi, del centro anziani e del parco degli ulivi - spiegano il presidente dell'Agroclub Angelo D'Ottavi e l'ex sindaco Angelo Viticchié -, per poi estenderlo al resto del patriomonio comunale. "Olio in comune", che rientra nel grande progetto degli "Orti sociali" tende a valorizzare la cultura degli olivi, una delle ricchezze naturali della nostra città recuperando le piante presenti sul territorio comunale".

Per sugellare l'accordo, l'Agroclub ha donato al commissario Barbato un'ampolla con olio. "Un segno di buon augurio - dice proprio il prefetto, entusiasta dell'iniziativa - . Si tratta di una bella occasione di crescita culturale ma anche di una iniziativa dalla forte carica aggregativa che il Comune non può non sposare rientrando pienamente nello spirito di come io intendo l'istituzione".

"L'affidamento delle piante, che nella prima fase saranno una sessantina, avverrà dopo la pubblicazione di un bando. Prima di questo, però, entro fine anno organizzeremo una conferenza di presentazione dell'iniziativa con una "bruschettata" in piazza attraverso la quale vogliamo rilanciare la cultura dell'olio attraverso la degustazione di prodotti provenienti da regioni diverse. Nelle settimane successive presenteremo anche il corso per potatori di olivi che, di fatto, rappresenterà il primo step operativo della nostra iniziativa".

In questi tre anni di vita, presso gli orti sociali di via Vecchia di Marino sono state piantumate ben 80 piante di olivo. "E in alcune aree dove ci sono già alberi di questo tipo c'è possibilità di piantarne altre e di arricchire quindi il patrimonio comunale", spiegano dall'Agroclub.

A curare gli olivi saranno dunque i cittadini che in questi mesi presenteranno la manifestazione di interesse in questo genere di attività. Cultura, natura, ambiente e sociale. Gli "orti sociali" sono stati già un grande successo: il bis è pronto.

 



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