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Le telecamere di Agorà a Frascati: "I Castelli sottostimano il rischio terremoti". L'Ingv conferma

31-08-2016

FRASCATI - Questa mattina su RaiTre le telecamere sono state nella città tuscolana. "Qui le case sono nuove". Ma si tratta di edifici costruiti nel dopoguerra...

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Quasi 300mila abitanti, senza contare le propaggini della periferia romana, che raddoppierebbe probabilmente questa cifra. Tanti i cittadini che vivono ai Castelli romani, zona sismica 2 (pericolo medio-alto). Una popolazione diffusa sul territorio, suddivisa in 16 Comuni, ormai non più perfettamente distinguibili.

Le telecamere di Agorà, trasmissione di approfondimento di RaiTre, nelle scorse ore sono state a Frascati e questa mattina è stato trasmesso un servizio di quasi 3 minuti e mezzo che deve lasciar riflettere (VAI su rai.it).

La zona dei Castelli romani è tra quelle osservate speciali dell'Ingv, l'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia eppure come le stesse telecamere Rai hanno evidenziato la percezione del pericolo dei cittadini di Frascati e dei Castelli romani in genere è minima.

Tanto che, come dice espressamente l'autrice del servizio (Elisa Dossi), i cittadini sottostimano un rischio che c'è eccome: perché, storicamente, i Castelli romani hanno sempre dimostrato di essere un territorio attivo ed i segnali che il vulcano laziale sta in questi ultimi anni mandando - in termini di emissioni gassose e di sollevamento del terreno - non sono benauguranti (LEGGI i terremoti dei Castelli).

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Eppure, come detto, i frascatani sono tranquilli. Una serenità che deriva da due convinzioni fallaci, almeno a sentire le dichiarazioni raccolte dalla Dossi: la prima è che le case del centro siano "nuove" solo perché ricostruite nel dopoguerra dopo i bombardamenti del 1943-1944 (senza alcun criterio antisismico e chissà con quali materiali, a guardare bene). La seconda, ancora più sbagliata, che le "grotti" e le cantine del sottosuolo in qualche modo attenuino gli effetti del terremoto. "E' evidente - dice Antonio Piersanti, sismologo dell'Ingv - che si tratta di pura fantasia popolare. E' invece evidente che strutture di questo tipo possono solo ampliare gli effetti del sisma".

"Il pericolo sismico è una realtà", confermano ancora dall'Istituto.

Se il dato nazionale parla di un 61% di abitazioni a serio rischio crolli in caso di terremoti severi, ai Castelli le stime crescono. E non si può non essere giustamente allarmati. I Colli albani sono pericolosi eccome.

"Gli edifici costruiti ai Castelli romani non rispettono alcune semplici norme di costruzione, come ad esempio il posizionamento di cordoli di cemento in alto", conferma Alberto Michelini, direttore del centro terremoti dell'Ingv.

Un problema che ovviamente non riguarda solo Frascati: nel corso del servizio in tv passano anche le immagini di Rocca di Papa, di Ariccia, di Genzano. Ma è ovvio che il rischio sismico riguarda anche tutti gli altri borghi: da Grottaferrata a Marino, da Rocca Priora a Nemi, Albano Laziale, Velletri, Montecompatri, Monteporzio. Tutti i 16 comuni castellani, sostanziamente.

E' soprattutto - come evidenziato da alcuni commenti assolutamente folli postati sotto alcuni nostri articoli in questi giorni - un problema di mentalità.

 



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