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Rocca di Papa: quel sospetto di accordo in rosa tra Crestini e Romei

14-07-2016

ROCCA DI PAPA - Lo "strano caso" di quell'incarico in Comunità montana. E l'accordo tradito sulla presidenza del Consiglio

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Scusate, davvero, siamo stati poco attenti. Non avevamo studiato a sufficienza, non ci eravamo resi conto. Non avevamo capito che l’accordo tra Crestini e Danilo Romei non girava intorno soltanto alla poltrona di presidente del Consiglio comunale (poi andata a Massimiliano Calcagni), ma anche – così ci sembra di capire e così pare essere - alla proroga dell’incarico della moglie di Danilo Romei in Comunità Montana.

L’inizio di questa storia, in realtà, risale al 2014.

La maggioranza in Consiglio comunale vacillava, la bella Monia Lucatelli era ormai a ballar flamenco, l’attività amministrativa si reggeva tutta sulla stampella del camaleonte-trasformista Maurizio De Santis (che aveva già tradito Boccia pochi anni prima), si sentivano già i primi scricchiolii pre elettorali tra Fei e Sciamplicotti e Pasquale Boccia – non potendo incensare ufficialmente né l’uno, né l’altra se non rischiando di far dimettere uno dei due (la vicenda Fei dopo la vittoria della Sciamplicotti alle primarie gli avrebbero dato ragione) – doveva tutelarsi. Sì, ma come? Assicurandosi che Danilo Romei se ne stesse buono buono seduto all’opposizione, a volte assente, quasi sempre astenuto. Insomma, assicurandosi che Danilo Romei niente facesse per peggiorare la crisi della maggioranza di Boccia.

Ecco quindi apparire quello che sembra sia stato lo strumento per ingraziarsi Romei: con una delibera di Giunta del 28 ottobre 2014, Pasquale Boccia e i suoi assessori (tutti, tranne Marika Sciamplicotti, quel giorno assente come spesso accadeva) mandarono la signora Romei, dipendente del Comune di Rocca di Papa, in Comunità Montana ad occuparsi temporaneamente dello Sportello Unico delle Attività Produttive. Un incarico di prestigio per una dipendente il cui valore professionale non è minimamente in dubbio. Il punto infatti non è questo.

Dopo una prima proroga dell’incarico avvenuta nel maggio 2015, per non destare sospetti sulle tempistiche, ecco che ad ottobre (http://www.ilsegno.org/#!Romei-abbandona-il-gruppo-consiliare-di-Crestini-e-con-Mario-Gatta-fonda-l%E2%80%99Unione-Civica/cjds/5612c1bd0cf2a7bb74c8270e) Romei lascia il gruppo consiliare che aveva costituito con Crestini (ma tanto sarebbe tornato l’amore in vista delle passate elezioni), per unirsi politicamente a Mario Gatta.

La successiva proroga, però, sembra aver avuto per Danilo Romei un prezzo più alto: appoggiare Mauro Fei alle primarie del PD (come infatti sembra essere accaduto pur con esito nefasto). Ed ecco che la Giunta (tranne Marika Scamplicotti e Valentina Trinca), con delibera del 15 dicembre 2015, lasciava la signora Romei in Comunità Montana fino alla scadenza del mandato di Pasquale Boccia come Sindaco (quasi a conferma del fatto che, senza Romei, la maggioranza di Boccia non stava in piedi). Come mai Sciamplicotti e Trinca non c'erano?

Finita l’era Boccia ed iniziata la stagione Crestini, a quel punto, l’esperienza della signora Romei in Comunità Montana doveva ritenersi conclusa.

La dipendente comunale, impiegata a Rocca di Papa nel settore del disastrato Bilancio, doveva tornare a casa ad occuparsi del commercio di Rocca di Papa (essendo l’unica dipendente comunale che ha le competenze per farlo), sulla cui "morte" Crestini e la sua passionaria vice sindaca hanno fondato la sua campagna elettorale. E invece no, il Sindaco Crestini e la sua Giunta, lo scorso 7 luglio, hanno prorogato l’incarico della signora Romei in Comunità Montana fino al 30 settembre 2016 (d’estate, in Comunità Montana, si sta più freschi).

Ci domandiamo quale sia la ragione di questa proroga, visto che il Sindaco Crestini si lamenta di avere pochi dipendenti comunali e di non riuscire ad andare avanti senza personale. Perché lasciare la signora Romei in Comunità Montana e, lo stesso giorno, adottare una delibera di Giunta per assumere personale esterno ed implementare lo staff del Sindaco (si legge nella delibera di Giunta del 7 luglio 2016 “non è attualmente possibile ricorrere all’utilizzazione di una unità in servizio presso l’organico dell’ente, sia in quanto lo stesso è attualmente carente nelle sue unità e sia per la mancanza di una figura adeguatamente allo scopo professionalizzata”?).

Eppure, il nuovo dipendente comunale esterno avrà un livello C1, proprio quello posseduto dalla signora Romei (ma non è che per caso l'ineffabile e feroce comunicatore di una campagna elettorale senza fine? Quindi lo assume? E che ci fa tutti i giorni in Comune già dallo scorso 20 maggio?).

Ora sembra di comprendere megli la sorpresa di Crestini quando ha scoperto che Danilo Romei non sarebbe entrato a far parte della maggioranza ma sarebbe rimasto nello stesso gruppo consiliare di Massimo Grasso. Ma come, il 7 luglio ti prorogo l’incarico di tua moglie in Comunità Montana e tu, dopo nemmeno tre giorni, rimani all’opposizione? Ma, a ben vedere, tutto sembra tornare a voler essere dietrologisti. All’incarico della signora Romei in Comunità montana sembrava averci già pensato Boccia: era arrivato il momento per Danilo Romei di diventare presidente del Consiglio. Crestini non rispetta l’accordo? E Romei se ne rimane in minoranza, buono buono, forse spesso assente, forse quasi sempre astenuto.

Comunque, ormai è fatta: continua la distribuzione di pennacchietti a familiari, parenti e amici di, le delibere di Giunta del 7 luglio 2016 sono già esecutive e, in piena continuità con il sistema Boccia, fino al 30 settembre la signora Romei sarà in Comunità Montana.

Il cambiamento promesso da Crestini? Rimandato a settembre.

 



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