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Quando la palla ovale a Frascati era Rugby. Sergio Spalletta: "Riproviamoci entro il 70esimo dalla fondazione"

25-02-2016

FRASCATI - L'anziano ex giocatore commemora la scomparsa di Renzo Di Stefano e ricorda quei tempi: "Che sfide, che gente. Oggi? Scena deprimente"

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La scomparsa, nei giorni scorsi, di Renzo Di Stefano (LEGGI l'articolo) ha privato la palla ovale frascatana di un'altro pezzo della sua storia migliore. Della storia delle origini e dei furiosi anni di avvio di un'attività che alla fine degli anni '40 portò il rugby a Frascati grazie all'intuizione di un dirigente del Cus Roma, il dottor Bizzarri. La prima società a calcare il Mamilio è la Libertas Rugby Frascati.

"Iniziammo quasi per caso - racconta Sergio Spalletta, 84 anni -, partendo dalla serie C. Nel giro di un paio di anni però eravamo stati già in grado di conquistare la promozione. Di quelle primissime partite ricordo quella di spareggio di Catania, di fronte ad un pubblico enorme soprattutto per quei tempi". Spalletta e poi a stretto giro Renzo Di Stefano, ma anche Mario Castrucci (LEGGI l'articolo), Marcello Pitolli e i tanti, tantissimi nomi che popolano i campi elisi della storia del rugby Frascati.

"Con la scomparsa di Di Stefano - dice ancora Sergio Spalletta, un prima linea di quelli tosti - se n'è andato un altro pezzo di quella storia. Vicende lontane anni luce da quelle che caratterizzano questi giorni dove, cosa mai accaduta, ci sono ben quattro società in città. Il rugby ha sempre svolto una funzione sociale importantissima e in quegli anni soprattutto riuscendo a levare dalla strada chi ci stava finendo e riuscendo anche a redimere qualcuno che invece la cattiva strada l'aveva già imboccata".

Tra tutte le partite di quei primi anni resta probabilmente anche quella contro la squadra della Metro di Parigi. Uno 0-30 che però portò bene ad un Frascati agli albori dal quale sarebbe nata una grande squadra ed una grande società. Nel 1964 vincendo il titolo di serie A, dopo l'ultima partita contro la Lazio, la Libertas Frascati ottenne la prima promozione in Eccellenza 1964. Poi la storia si è sviluppata lungo altri binari, quelli di un rugby spesso di rilievo nazionale se non internazionale con giocatori tuscolani arrivati spesso e volentieri anche alla maglia azzurra.

Oggi le cose vanno ben diversamente. Frascati conta ben 4 società e una Fondazione e non possiede alcuna squadra che militi in un campionato nazionale. Il meglio è costituito da due società, la Tusculum Frascati e il Rugby Club Frascati che si fanno la guerra in serie C. Da anni la palla ovale frascatana non toccava un livello globalmente così basso.

"Quella di oggi è una scena deprimente per chi ha vissuto quegli anni e per chi conosce la storia. In occasione dei 70 anni del rugby a Frascati che cadranno nel 2019 - dice ancora Sergio Spalletta - speriamo di riuscire a vedere tutti insieme ancora una volta. Insieme ad altri vecchi giocatori, allenatori e dirigenti ci stiamo provando. Chi ha fatto la storia di questo sport a Frascati ha il dovere di impegnarsi ancora una volta a rimettere in piedi l'attività e a ridare slancio al rugby. Questa è la nostra storia, questa è la nostra tradizione".

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