Ricerca nell'archivio:

La mobilitazione dei comuni contro i ''botti'': meno problemi sul territorio

01-01-2016

CASTELLI ROMANI - Non mancano le critiche. Sul web ''Ipocrisia clamorosa, ma è andata meglio''. ''La verità? Piuttosto che comprare dei petardi le persone preferiscono spendere soldi per mangiare''

ilmamilio.it

CASTELLI ROMANI - Non mancano le critiche. Sul web ''Ipocrisia clamorosa, ma è andata meglio''. ''La verità? Piuttosto che comprare dei petardi le persone preferiscono spendere soldi per mangiare''

I sindaci dei castelli romani, sopratutto nell'ultima settimana disponibile, hanno fatto quasi a gara. Chi ha consigliato di non usarli, chi ha firmato vere e proprie ordinanze. ''Niente botti'', si è decretato ovunque. La soluzione sembra aver dato risultati soddisfacenti. Ieri notte i problemi non sono mancati, ma in tono minore rispetto allo scorso anno. Gli interventi dei Vigili del Fuoco, ad esempio, sono diminuiti sensibilmente in tutto il territorio nazionale. Importante anche l'azione di prevenzione, nei Castelli romani, sul sequestro dei materiali pericolosi.

Fino allo scorso anno i comuni italiani decisi a dare battaglia ai petardi a suon di atti ufficiali erano circa ottocento in tutta Italia. Quest'anno si è registrato un vero e proprio ''boom'' (un pò di ironia consentitecela) di questi provvedimenti. Tuttavia è stato il buon senso dei cittadini, più che la politica, ad evitare che i territori si trasformassero in uno scenario di guerra. Attraverso i social, a parte il plauso per le buone intenzioni, le critiche non sono mancate. Tra i tanti, Giovanni C., cittadino di Albano Laziale, ha comunicato con il suo pensiero la summa di tutti i commenti che in queste ore sono apparsi sulla rete: ''Quelli dei comuni sono provvedimenti ipocriti - ha scritto - perchè poi, quando ci sono le feste patronali, stanno lì tutti a sparare per un'ora i fuochi di artificio non preoccupandosi delle bestie o dei cani sui quali si è puntato per far credere che si è sensibili al problema. Fortunatamente le persone stanno indirizzando le spese delle feste altrove. Un tempo se non buttavi almeno 50/100 euro in botti non era Capodanno, ora non più. Meglio così''. Opinioni, giudizi che da domani saranno già un lontano ricordo fino al prossimo 31 dicembre.

L'ordinanza sui botti di fine anno è destinata a diventare un atto di routine come quello sul divieto di innaffiare i giardini ed i balconi durante il periodo estivo. L'augurio è che con il tempo la perseveranza produca effetti positivi. Fino a quarant'anni fa, d'altronde, a fine anno esisteva persino l'usanza di gettare gli oggetti dalle finestre. Un comportamento primitivo fortunatamente scomparso. La speranza è che anche l'idea di rischiare di finire in un ospedale per l'esplosione di un petardo svanisca definitivamente. Senza più il bisogno di emanare provvedimenti da parte delle autorità. Sarebbe una bella conquista civile.



Il Mamilio || Proprietario ed Editore: Associazione Territorio || Direttore Responsabile: Marco Caroni || Redazione: Via Enrico Fermi 15, 00044 - Frascati (Rm) - tel. 331.91 88 520 Quotidiano Telematico di informazione www.ilmamilio.it || Non si riconosce alcun compenso o attestazione per articoli e foto pubblicate anche se firmate, salvo differenti accordi scritti particolari Registrato al Tribunale di Velletri n. 14/10 del 21/09/2010 - Copyright © 2024