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Grottaferrata al voto, Scardecchia (5 stelle) replica a Bertuzzi. Con una favola...

06-06-2017

GROTTAFERRATA (politica) - Lo scontro è ancora sui rifiuti e sulle "discariche" ai Castelli romani

ilmamilio.it

Da Maurizio Scardecchia riceviamo e pubblichiamo.

"Raccogliamo con piacere l'invito del candidato sindaco per il PD, Bertuzzi, alla cautela ed è, pertanto, con molta cautela che chiediamo di mostrare le carte attestanti l'intenzione della Raggi di aprire le discariche ai Castelli Romani a quel punto saremo pronti a scusarci, nel frattempo...

Sempre con molta cautela gli rammentiamo che il PD romano è commissariato dal 2014, travolto da mafia capitale, con Orfini che commentava così: "Una vicenda agghiacciante per il sistema criminale che emerge e le responsabilità della politica. Emerge a Roma un partito da rifondare e ricostruire su basi nuove". Peccato che il Tribunale gli ha bocciato la riorganizzazione. (tanto per non perdere l'abitudine a non saper scrivere leggi, riforme e parole crociate).

Sempre sommessamente e con estrema cautela, gli ricordiamo che il Governo ha più volte tentato di costruire un bell'inceneritore, tanto l'aria dei Castelli è pulita...

La Sanità, poi, che ne parliamo a fare... vengono da tutto il mondo a curarsi negli innumerevoli Ospedali Rifondati dei Castelli Romani. Rimangono, comunque, sempre in sospeso le altre questioni alle quali, probabilmente, lo diciamo con molta cautela, non sa o non può dare risposta.

La salutiamo cordialmente con una fiaba e poi con le parole di Virginia Raggi

Uno scorpione chiede ad una rana di lasciarlo salire sulla sua schiena e di trasportarlo sull'altra sponda di un fiume; in un primo momento l'anfibio rifiuta, temendo di essere punta durante il tragitto, ma l'aracnide argomenta in modo convincente sull'infondatezza di tale timore: se la pungesse, infatti, anche lui cadrebbe nel fiume e, non sapendo nuotare, morirebbe insieme a lei. La rana, allora, accetta e permette allo scorpione di salirle sulla schiena, ma a metà strada la punge condannando entrambi alla morte; quando la rana chiede allo scorpione il perché del suo gesto folle, questi risponde: "È la mia natura".



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