Rocca di Papa: vincono organizzatori (e giornali), dietrofront di segretario e sindaco. Ieri l'assemblea antenne in Aula consiliare

07-06-2017

ROCCA DI PAPA (attualità) - Dopo il clamore dei giorni scorsi l'incontro si è svolto regolarmente in Comune ieri pomeriggio. Spigola: "Ora un ordine del giorno per chiedere l'abbattimento delle antenne bocciate dal Consiglio di Stato. No ad accordi per tappare con i soldi degli antennari i buchi di bilancio"

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Dietrofront. L'assemblea sulle antenne, promossa da Gennaro Spigola e supportata da comitati ed associazioni, ieri pomeriggio si è regolarmente svolta in Aula consiliare. Come doveva essere, come era dalle autorizzazioni concesse.

Il "pericolo sicurezza", ventilato dal segretario comunale Tindaro Camelia nella lettera recapitata agli organizzatori l'altro ieri per annullare la concessione dell'Aula, e subito fatto proprio dal sindaco, è decaduto come d'incanto.

Nessun rischio per l'incolumità pubblica né per gli arredi dell'Aula consiliare. Dietrofront, appunto. L'indignazione degli organizzatori ma anche la pressione della stampa (noi e "Il Segno", gli altri si sono strada facendo allineati) hanno avuto il giusto successo.

Il ripensamento si è verificato proprio nei minuti precedenti alla riunione, convocata per ieri alle 16. E' stato proprio il segretario, lasciato senza supporto politico (nessuno dei componenti della maggioranza ha messo naso nei paraggi, chissà dono sono finiti i comunicatori da tastiera...) ad annunciare il decadimento dei vincoli ostativi che avevano visto nel "Comitato per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente" di Monte Porzio Catone il più serio pericolo per la pubblica sicurezza.

L'assemblea insomma alla fine si è svolta dove doveva, in Aula consiliare. Una cinquantina i presenti, con l'introduzione di Spigola (leader di "Sinistra roccheggiana-Bene comune") e la relazione tecnica sui rilievi delle emissioni elettromagnetiche da parte del Comitato.

"Ancora una volta - spiega proprio Gennaro Spigola - chiediamo con forza l'applicazione della sentenza del Consiglio di Stato: chiediamo che le antenne da abbattere vengano effettivamente demolite". E ancora: "In questi giorni prepareremo un ordine del giorno con questa richiesta che, scevra però da ogni colorazione politica (perché le antenne sono un problema per tutti) auspichiamo possa essere raccolto e presentato in Consiglio magari da Articolo 1-Mdp e anche il Pd". "Una cosa è certa: diciamo e diremo sempre "no" ad ogni manovra che tenda a tappare i buchi del bilancio con i soldi degli antennari".

Tanto rumore per nulla insomma. Solo un'altra figuraccia da aggiungere al lungo elenco in questi mesi compilato dal sindaco e dalla sua maggioranza.