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Congresso Pd Rocca di Papa, Litta segretario già freme. Ma ci sarà almeno un'altra lista

28-06-2017

ROCCA DI PAPA (politica) - Domenica 2 luglio il terzo tentativo di eleggere un nuovo direttivo a 15 mesi dalle dimissioni della Taggi

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Ci sarebbe tanto da dire ma il silenzio in questi casi è più indicato. Il Partito democratico si avvicina all'ennesimo tentativo di darsi un nuovo direttivo ed un nuovo segretario quasi in punta di piedi. Meno se ne scrive, meno se ne dice, meno se ne parla meglio è.

Perché l'unica vera verità è che non c'è un volto nuovo manco a pagarlo. Non c'è un segno di rinnovamento, di pagina voltata, di mani passate, di superamento dei paletti messi in questi mesi. Nulla di nulla.

E così domenica i circa 230 iscritti (ma quante tessere sono ancora in mano a coloro che oggi sono Mdp?) del circolo roccheggiano saranno chiamati a rinnovare una sezione che sbanda da due anni. Sotto i colpi dei soliti noti, dei soliti senatori, dei soliti portatori di acqua a cisterne altrui.

Per il momento l'unica lista certa è quella che vede Massimo Litta come candidato segretario: ma anche ad aprile c'era solo un candidato e poi il tavolo saltò per la conclamazione dello scontro tra i  "senatori" senza toga e senza scranno Mauro Fei (che era l'unico candidato) e Maurizio De Santis. Oggi proprio l'eterno De Santis del dentro e fuori, del qui e del lì, è il costruttore di una lista che si ritiene maggioritaria e che lancia Litta.

Difficile che si chiuda così perché all'appuntamento mancano ancora un paio di riunioni e perché un'altra "senatrice" senza toga e senza più manco la corona, Raffaella Taggi, insieme alla fedelissima Linda Boccanera potrebbe tentare di scalzare il Litta in pectore. Chance poche, soprattutto se poi alla Taggi stavolta non dovesse riuscire il ricucimento col citato Mauro Fei, come mille altre volte accaduto. Ma stai a vedere che Mauro Fei ha mangiato la foglia e stavolta non convola ad accordo politico con l'ex segretaria? Stai a vedere che Fei possa aver inteso che dietro al trabocchettone di aprile ci sia anche la regia della stessa Taggi?

Un Mauro Fei dunque disposto a presentare una lista di disturbo? Possibile ma difficile. Un pastone nel quale l'unica non pervenuta è la consigliera comunale Marika Sciamplicotti, lontana da tutte le liste che si vanno apparecchiando ed ormai di fatto parte politica a se stante per quanto sempre presente quando il Pd (ovvero il commissario provinciale Marco Catalini) chiama.

Nel Pd, ed in quello di Rocca di Papa in particolare - un Pd sempre più perdente ed ormai chiuso nelle sue stanze con le solite facce a fare a cazzotti con l'aria -, è tutto un sotterfugio. Un mescolare e rimestare. Un Pd, quello di Rocca di Papa in particolare, distante anni luce dalla città e dai cittadini.



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