ROCCA DI PAPA (politica) - E sul ruolo in Consiglio comunale: "Vigileremo sull'attività amministrativa".
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Dal neo segretario del Partito democratico di Rocca di Papa, Massimo Litta, riceviamo e pubblichiamo.
"La disaffezione dei cittadini nei confronti della politica ha fatto si che, non soltanto a livello nazionale ma anche locale, come successo nelle ultime Amministrative dei Comuni di Grottaferrata e Frascati, il primo partito sia proprio quello degli astensionisti.
Non fa differenza la nostra amata città dove la sfiducia verso le istituzioni diviene sempre più marcata, complice, oltre che un problema sociale, anche la mancanza di una vera classe dirigente “politica” che sappia dare risposte concrete ai cittadini.
Il problema è proprio questo: c’è la necessità di recuperare il rapporto con la gente, un rapporto fatto di dialogo, di ascolto, di condivisione. Occorre captare, capire quali sono le esigenze e i bisogni dei nostri concittadini che debbono essere il principale obiettivo della nostra azione politica.
Il PD a Rocca di Papa ha avuto sempre una funzione di governo e pertanto si trova attualmente a svolgere un ruolo nuovo, a cui non è abituato, quello di opposizione. La linea politica del PD sarà quella di vigilare sulle azioni di governo che si sono dimostrate in questo ultimo anno carenti, mettendo in evidenza anche una scarsa progettualità da parte dell’amministrazione Crestini.
L’idea è quella di ripartire proprio dalle problematiche lasciate in sospeso dall’amministrazione, proponendo azioni a favore della città che scaturiranno anche attraverso il "dialogo" con le forze politiche presenti in consiglio sia di minoranza che di maggioranza.
Il dato politico importante del congresso appena concluso è la grande affluenza alle urne degli iscritti al partito. Un bel segnale di democrazia e di partecipazione, abbastanza raro di questi tempi. Il sentore lo avevo avuto nei giorni precedenti contattando ed ascoltando gran parte degli iscritti. Lo scetticismo ed il disappunto maturato nei mesi scorsi per via delle vicissitudini di un partito lacerato dalle divisioni e dai personalismi dilaganti ha generato in loro, quasi inconsapevolmente, la voglia di riscatto, di crederci ancora, gettando di fatto le basi per un rilancio del partito.
La consapevolezza della necessità di un nuovo progetto politico, basato sulla "condivisione", ha fatto scattare la molla e, nonostante la giornata estiva, in massa gli iscritti ci hanno messo la faccia venendo a votare.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti... non solo abbiamo arginato il fenomeno dello scissionismo verso l’Mdp ma abbiamo di fatto creato i presupposti affinché tanti cittadini tornino nella propria "casa" di origine, quella del PD, il "partito della città".
Io mi sento onorato di aver avuto la fiducia di così tanti iscritti e sarò il segretario di tutti!".