Quando parlare di dipendenza affettiva?
03-07-2017
CIAMPINO (psicologia) - La psicologa Giulia Zucchini: "La perdita, o solo il timore di perdere, un amore o un affetto possono avere effetti drammatici"
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La domanda che mi capita più spesso è proprio questa.
Come una ricerca disperata di dare un nome a sentimenti che noi stessi percepiamo come ‘insoliti’, ‘esagerati’, ‘insopportabili’. Perciò prima di raccontare storie comuni di persone che ‘soffrono in modo esagerato’ per una perdita o una separazione o che addirittura soffrono mentre vivono il rapporto per la paura di perdere la figura amata o sono possessivi oltre il normale senso di protezione del loro amore, vorrei chiarire le idee ai lettori.
La dipendenza affettiva si crea quando l’affetto, l’attrazione, l’amore che proviamo verso una persona assumono le caratteristiche di una vera e propria dipendenza, che può portare a conseguenze drammatiche: perdita di autostima, di identità, disturbi di ansia e panico, disturbi alimentari, depressione a livelli sempre più gravi e sviluppo di altre dipendenze (per esempio quella da sostanze). Nella dipendenza affettiva il partner diventa il nostro unico obiettivo di vita, diventa ai nostri occhi colui/colei che risolverà i nostri problemi personali. La nostra stessa esistenza viene messa in secondo piano rispetto alla sua. Proprio come nella dipendenza da sostanze, si è alla continua ricerca di modi per tenersi attaccata la figura di riferimento, con minacce, vittimismo, pedinamenti e se ciò non fosse possibile, il nostro cervello fa in modo che il partner sia vicino a noi lo stesso con pensieri intrusivi e ricorrenti che spesso diventano vere e proprie ossessioni.
Si è soliti pensare che questa sia una dipendenza tipicamente femminile ma così non è.
Molti uomini ne soffrono ma la esprimono in maniera diversa ed il loro modo di esprimerla è socialmente accettato, conseguenza del retagio culturale dell’uomo padrone che accumunava le culture occidentali fino al secolo scorso. La gelosia eccessiva, il bisogno di possedere in toto una donna, di allontanarla da affetti familiari ed amicali, l’aggressione verbale, fisica, sessuale, la dipendenza economica che creano alle partner sono tentativi di espiare una virilità poco sentita, anche questa è una forma prepotente di dipendenza affettiva ed è, a volte, molto più pericolosa di quella femminile.
Chi è la dottoressa Giulia Zucchini:
Giulia Zucchini è psicologa clinica esperta in neuropsicologa. Di origini umbre ma da anni a Roma esercita la libera professione a Morena (Roma), nelle immediate vicinanze di Ciampino. Esperta di comunicazione non verbale e micro espressioni facciali, si occupa di consulenza psicologica in particolare di Love Addiction, dipendenza affettiva, con programmi di contenimento e di supporto personalizzati. Ha conseguito il titolo di psicologa clinica esperta in neuropsicologia all’università degli studi di Milano Bicocca. Ha condotto convegni all’Università di Urbino ‘Basi neurobiologiche delle emozioni’ collaborando con Professor. Palma Fulvio docente di biologia & genetica e con il Dottor Vitale Igor, formatore internazionale ed autore. È attualmente psicoterapeuta in formazione presso la scuola di psicoterapia strategica integrata SCUPSIS di Roma.
Questo spazio nasce con l’obiettivo di approfondire le tematiche inerenti alla dipendenza affettiva e di rispondere a problematiche che riguardano la difficoltà di distaccarsi in maniera sana e funzionale da partner o altre figure significative. Non si vogliono fornire soluzioni complete e dare risposte esaustive. L’intento è quello di creare un momento per fermarci a riflettere insieme e creare nuovi modi di rispondere ai problemi. Le informazioni e le risposte fornite dall’esperta hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di una regolare consulenza professionale.
Contatti:
Zucchini Giulia Psicologa & Neuropsicologa
Sito internet: www.zucchinigiuliapsicologa@webnode.it
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