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Monte Porzio Catone, "Viviamo" chiede all'Amministrazione di riprendersi l'ex locale Stefer

02-06-2017

MONTE PORZIO CATONE (politica) - Una lunga nota a firma del gruppo di opposizione

ilmamilio.it - comunicato stampa

Dalla lista "Viviamo Monte Porzio" riceviamo e pubblichiamo.

"Vista la delibera di Giunta del 30 marzo 2017 che prevede rincari sulle tariffe a domanda individuale relativa ai servizi mensa e scuolabus, visto l'evidente disagio economico manifestato da centinaia di genitori che ora attendono risposte concrete in proposito, visto la d.g. 71 del 16.09.14 con la quale l'amministrazione Pucci concede in comodato d'uso gratuito la casa ex Stefer acquisita a patrimonio comunale dall'amministrazione Gori, visto la conseguente proposta di revoca presentata dal gruppo consiliare Viviamo Monte Porzio.

Visto la risposta negativa dell'amministrazione Pucci con riferimento ad una convenzione in essere tra Regione Lazio e Comune di Monte Porzio Catone che vincola il bene immobile in uso al Parco regionale dei Castelli Romani.

Il gruppo civico Viviamo Monte Porzio ricorda che, a proposito di convenzioni su immobili comunali tra Regione e Comune esiste un precedente molto incoraggiante nella quale la Regione Lazio, nella persona del direttore del dipartimento ambiente dott. Mauro Antonelli RESTITUI' il locale sito in via Verdi denominato Ephebeum. Sul locale vi era una convenzione decennale in corso concordata con il comune di Monte Porzio Catone. L'insistenza della giunta Gori stante la carenza di locali per ospitare iniziative culturali e sociali si rivelò vincente. Infatti, fu possibile riottenere il possesso dell'intero bene immobile e inaugurarvi nel 2013 una scuola di teatro e un centro culturale polivalente che la giunta Gori intitolò (con una cerimonia dove furono presenti anche le figlie) al compianto Ernesto Marcello Latini (LEGGI l'articolo). Il gruppo consiliare Viviamo Monte Porzio evidenzia inoltre che, relativamente al comodato d'uso gratuito inerente la casa ex Stefer, la motivazione della delibera Pucci, alla prova dei fatti, non si è attuata, infatti nel deliberato si motiva la concessione alla Regione :"...per consentire all'ente Parco di attivare uno sportello informativo sulle energie rinnovabili ".

Il locale, alla prova dei fatti inoperoso e in alcun modo utile alla collettività va restituito ai cittadini chiamati a fare nuovi sacrifici economici. La proposta, pertanto, è quella di revocare innanzitutto  la d.g e impegnare l'intero consiglio comunale nella richiesta di rescissione della convenzione in essere tra Regione e comune.

LO SCOPO delle intere forze che rappresentano il consiglio comunale E' QUELLO di tornare nel pieno possesso dell'immobile proprietà del Comune ed usarlo il prima possibile per abbattere i costi dei fitti passivi che gravano sul bilancio comunale (es.biblioteca € 25.000 ca annui). Quanto risparmiato andrebbe a ridimensionare fortemente il recente aumento delle tariffe a domanda individuale inerente mensa e scuolabus.

Una proposta concreta, senza intenti polemici, con il solo scopo di andare incontro a molte famiglie in difficoltà. Il nostro scopo è semplice, visto che ci siamo già passati. Abbiamo visto che la buona volontà e lo spirito di collaborazione fra enti paga, le convenzioni non sono totem invalicabili, se la Regione nonostante una convenzione in essere con l'immobile di via verdi quattro anni fa restituì il bene all'amministrazione Gori per spazi culturali non vediamo perchè oggi l'amministrazione Pucci affiancata dall'opposizione non dovrebbe riottenere un locale utilizzato raramente dal Parco dei Castelli (Regione Lazio). A ben vedere, nel 2013 le ragioni per far rescindere la convenzione (spazio di aggregazione sociale e culturale) erano meno forti di una necessità economica come l'attuale con ricaduta su molte famiglie in difficoltà economica.  Pertanto, forza e coraggio...".



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