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Frascati: Mancini fa un passo indietro. "Grazie a Fratelli d'Italia ma non mi candido a sindaco"

08-04-2017

FRASCATI (politica) - Nel mirino finisce inesorabilmente Mirko Fiasco

ilmamilio.it - comunicato stampa

Da Igino Mancini riceviamo e pubblichiamo.

"Sono passati alcuni giorni da quando è stata diffusa la notizia che Fratelli d’Italia avrebbe partecipato alla competizione elettorale amministrativa di Frascati con l’indicazione del sottoscritto come candidato Sindaco (LEGGI l'articolo).

Era ritenuta  la logica conseguenza al mio precedente comunicato stampa dove affermavo che il partito che rappresento in città non avrebbe appoggiato la candidatura di Fiasco.

E’ noto ormai da tempo, ma è anche il caso di ripeterlo, che finché a Frascati  il responsabile  provinciale  di Forza Italia Adriano Palozzi continuerà a benedire il sempre perdente prescelto candidato della destra, usato solo per favorire la sinistra, col malefico accordo di indiretto sostegno alle manovre del  senatore PD di zona, cosa ormai ricorrente e deleteria per il centrodestra frascatano, non ci saranno spazi per un appoggio a questi compromessi  da parte mia.

Ho sempre detto che solo l’abbandono di questo perverso e mortificante abbraccio mortale; Forza Italia-PD, potrà far rinascere una spinta verso una competizione più politicamente logica e vera in città e mi riferisco proprio al fatto che prestarsi a questi inciuci, per avere in cambio un posticino da consigliere comunale non è quello che mi interessa costruire e quindi, tantomeno, appoggiare chi pretenderebbe farlo col simbolo che mi è stato affidato.

E’ logico quindi che il partito, mi abbia chiesto di fare un passo avanti contro questa riproposizione squallida di accordi poco nobili e mi abbia chiesto di candidarmi.

Qui ha ragione il “giovane Fiasco”, ossia il fiaschetto che amabilmente di tanto in tanto mi apostrofa “povero invalido”, mentre attualmente mi inserisce tra gli over  65, come lui ci chiama, cioè quelli più esperti che hanno fatto con onore il loro percorso politico e professionale o (guarda caso PD) vengono paracadutati nella mischia per attrarre voti solo per il loro curriculum di lavoro e di incarichi, che farebbero bene a stare da parte, come io ho fatto per dare spazio ai giovani che però deludono, basta vedere Frascati e Grottaferrata, ma non deve dimenticarsi che lui, asservito a quegli accodi estremi, non ne sta facendo nessuno di quei percorsi, né politico né professionale e rende più pesante il giudizio di merito sulle nuove generazioni. Infatti politicamente non matura e professionalmente è al palo.

La sua reazione o “tremarella”, sopravvenuta quando ha letto della proposta di  candidatura ricevuta dal mio partito e sostenuta dall’amico Bernardo Iodice, è stato l’unica manifestazione fisiologico-politica e umana dimostrata oltre alla scomposto gracidare. Noi lo lasceremo sprofondare ancora una volta in quella torbida trappola Colonno-Marinese che solo per lui risulta gratificante. 

Ho comunque riflettuto a lungo sulla proposta fattami dagli organi provinciali di Fratelli d’Italia che però ritengo giunga, a mio parere, tardiva, perché sarebbe stato necessario costruire un progetto adeguato a tempo debito e quindi tentare in ogni modo un accordo con Forza Italia, onde eliminare disturbatori  in campo solo per obiettivi minimi e che ripetutamente, nel recente passato, hanno solo saputo ben “pietire” millantate opportunità, poi mai realizzatesi, e unicamente progettate per se stessi e foriere di sonore batoste come quella ultimamente subita nelle recenti elezioni comunali riportate dalla stessa coalizione capeggiata dal Fiasco e portata ad uno squallido risultato inferiore al 5%

Rimango dell’idea che a Frascati dopo le catastrofi pi-diessine sia nella gestione del Comune sia nelle scelte degli amministratori degli ultimi 8 anni, ci troviamo in una fase di transizione politica e che solo l’accerchiamento e l’isolamento del PD, causa di tutti i guai in cui si trova il Comune, possa ridare ossigeno a nuove forze che si potranno poi confrontare con ideologie più sane.

Per cui ben vengano i voti di protesta, stavolta, a chi li saprà raccogliere,  soprattutto verso la libera e apartitica coalizione delle civiche, nella speranza che da domani ci sia una maggiore attenzione sia dei cittadini che delle forze politiche rifondate nella individuazione di soggetti maggiormente responsabilizzati  da far sedere a Palazzo Marconi in qualsiasi ruolo, e non si assista più alla ricerca e quindi alla candidatura di personaggi solo di pennacchio o disponibili ad accordi di sottobanco per far mantenere un omertoso status quo che va dalle fallimentari performance della banca di Frascati a quelle oscure della Multiservizi STS s.r.l., con liquidatori sempre imposti dallo stesso “cerchio magico” od alle pericolose attività ludiche aperte accanto alle scuole.

Frascati stavolta potrebbe avere un sindaco non frascatano, ma proveniente da aree ciociaro-campane, a testimonianza che ormai certi “orgogli frascatani” vanno morendo per naturale estinzione degli autoctoni, vista anche l’indisponibilità degli indigeni, quelli considerati di maggior spessore, a gettarsi nell’agone politico per mancanza della loro richiesta di unanimità di consensi, pretesa  sulle loro persone, per potersi donare all’umile lavoro di amministratori. E va considerato, infine, che anche l’alternativa di origine locale, noiosamente perdente e riproposta, porta un cognome che non è foriero di vittoria ...Fiasco.

In conclusione, per evitare un ulteriore spacchettamento di voti nel centrodestra, ritengo di dover declinare l'offerta ringraziando sentitamente tutti coloro che mi hanno dimostrato un enorme sostegno e sentimenti di fiducia.

Grazie a tutti".



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