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Frascati ha celebrato la Giornata dell'unità nazionale

17-03-2017

FRASCATI (attualità) - Oggi la cerimonia con la partecipazione dalle scuole

ilmamilio.it - comunicato stampa

L’Amministrazione Comunale di Frascati nella mattinata di oggi, venerdì 17 marzo 2017, ha celebrato la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, istituita nel 2012 per promuovere l'identità nazionale. Nella piccola e centrale piazza Garibaldi, nella zona del centro storico dedicata al Risorgimento Italiano, in una splendida giornata di sole alle ore 11 è avvenuta la deposizione della corona di alloro al Monumento dedicato all’eroe dei due Mondi da parte di due carabinieri in alta uniforme.

Al termine del suono del silenzio, per onorare la memoria di quanti hanno combattuto per la Patria, il Commissario Straordinario Bruno Strati ha ricordato in un breve e suggestivo discorso, davanti a tanti ragazzi delle scuole medie di Frascati e alle autorità civili e religiosi, «quanti, spesso anche giovanissimi, ispirati dalle figure di patrioti e di uomini politici lasciarono tutto ciò che avevano di più caro - la famiglia, il lavoro, gli studi - per dedicarsi completamente alla Causa e ai quali il nostro Paese deve la propria unità».

Aggiungendo anche che «quella di oggi, però, non vuole e non deve essere solo una data celebrativa - il ricordo di un significativo momento della nostra storia - ma rappresentare piuttosto l’occasione per ricordare a tutti noi che siamo parte attiva del processo democratico. Per questo siamo tutti chiamati a ribadire il nostro impegno di fedeltà agli ideali di democrazia e libertà, confermati dalla nostra Carta costituzionale, e a far sì, ognuno nel proprio ruolo e secondo le proprie responsabilità, che questi vengano rispettati e mai oltraggiati».

«In un momento tanto difficile della storia dell’umanità, di fronte alle grandi sfide che abbiamo davanti, alle tragedie che ci circondano ed ai pericoli che ci minano, tutti ci sentiamo più vulnerabili - ha aggiunto il Commissario Strati -. Ma è proprio in momenti come questi che non dobbiamo farci vincere dalla paura e rinchiuderci nei nostri egoismi. Piuttosto è necessario dare spazio ai valori fondamentali dell’unità e della solidarietà, far prevalere l’interesse generale sugli interessi individuali per ricercare il bene comune. La nostra società si connota, ogni giorno di più, come una società multietnica ed è per questo che dobbiamo imparare ad accogliere le differenze di culture diverse, farne un elemento di arricchimento e non di divisione, perché solo l’accoglienza e la fraternità possono aprire, per dirla insieme a Papa Francesco, una finestra, una porta sul futuro dell’umanità».

«Infine colgo l’occasione - ha concluso il Commissario Straordinario - in una giornata celebrativa come questa e in prossimità dell’imminente tornata elettorale, per invitare tutte le componenti politiche al rispetto delle buone regole del confronto civile e della sana competizione elettorale nonché a ricercare quella coesione sociale che è una delle risorse fondamentali per affrontare le difficoltà che connotano questo particolare momento storico».

Nel corso della cerimonia, gli studenti delle scuole medie di Frascati hanno letto gli articoli della prima parte Costituzione Italiana, brani dedicati alle gesta di Garibaldi e all’Inno d’Italia, mettendo in risalto le figure di Goffredo Mameli e di Michele Novaro, intervallati dalle musiche risorgimentali eseguite dal Classico Concerto Bandistico “A. Panizza” Città di Frascati. La cerimonia si è conclusa con l’Inno d’Italia intonato anche dagli studenti.

Il vero nome del nostro inno non è "Inno di Mameli" o "Fratelli d'Italia", ma "Il Canto degli Italiani". Fu scritto nell'autunno del 1847 da uno studente ventenne, fervente patriota: il genovese Goffredo Mameli e fu musicato, poco dopo, a Torino da un altro genovese, Michele Novaro. Giuseppe Verdi, nel suo "Inno delle Nazioni" (1862), inserì il Canto degli Italiani e non la Marcia Reale, dandogli la stessa importanza dell'inno inglese (God Save the Queen) e di quello francese ( La Marsigliese). Il 12 ottobre 1946 l'Inno di Mameli è diventato inno nazionale della Repubblica Italiana. Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso".



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