FRASCATI - L'infermiere che lavora all'ospedale civico da 35 anni ha perso nel terremoto Anna (21 anni) e Franco (23)
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Sono storie che si susseguono, traghiche. Una più drammatica dell'altra. Storie che, spesso, incrociano i destini di un territorio devastato dal terremoto - quello di Amatrice - con i Castelli romani e in particolare, in questo caso, con Frascati.
Il dramma è quello di Carlo Grossi, frascatano da anni in servizio all'Ares 118 dell'ospedale "Grifoni" di Amatrice. Non è in quella casa quando arriva la scossa che devasta il paesino.
Carlo prende e corre verso l'abitazione, insieme al suo cane. Trova un cumulo di macerie e comincia a scavare: trova prima la ex moglie, viva ma ora grave in ospedale e la salva. Poi continua a scavare. Le sue mani incrociano la treccia dei capelli della figlia Anna, 21 anni. Poi una gamba del figlio, Franco, 23. Le loro vite sono volate in cielo qualche minuto prima.
"L'ho riconosciuto subito perché dormiva a pancia in giù, abbracciato al materasso", racconta a "Gli angeli del soccorso". "Non si sono accorti di nulla. Il terremoto è arrivato e me li ha portati via per sempre. Di terremoti, da soccorritore (Carlo Grossi fa anche parte del Nucleo cinofilo dell'associazione nazionale carabinieri ed il cane Laga, che l'ha aiutato nei soccorsi, lo ha addestrato proprio lui, ndr), ne ho fatti 4. Mai avrei pensato che la tragedia potesse toccarmi così direttamente".
Foto dal profilo Facebook di Carlo Grossi