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La ferrovia Roma-Frascati spegne 160 candeline: furono i primi binari della Città eterna

07-07-2016

FRASCATI - Il 7 luglio del 1856 da porta Maggiore partiva il primo treno dello Stato Pontificio: meno di mezzora per raggiungere la stazione di Campitelli

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Esattamente 160 anni fa il primo treno sbuffando e sferragliando partiva dalla stazione di Porta Maggiore per raggiungere, meno di mezzora dopo, quella di Campitelli.

La Roma-Frascati, prima ferrovia della Città eterna, dello Stato Pontificio e del centro Italia (Italia che era ancora suddivisa negli Stati preunitari ma che era ormai pronta al grande passo risorgimentale), taglia così un altro prestigioso traguardo.

Dieci anni fa, in occasione dei 150 anni di attività, furono organizzate cerimonie ed iniziative: stavolta l'anniversario è senza dubbio meno altisonante ma non per questo meno importante.

Una linea voluta fortemente da papa Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti, e diretta verso la città tuscolana proprio per il prestigio avuto nel corso dei secoli. E' vero: la linea originaria, come ebbero modo a dire i maligni (ma veritieri) dell'epoca, "non partiva da Roma e non arrivava a Frascati", ma nel 1874 la stazione di Porta Maggiore lasciò il posto a quella di Termini, dove vennero attestate le linee che via via erano state realizzate (tra queste la Roma-Civitavecchia, 1859 e la Roma-Velletri, 1862: per Albano Laziale bisognerà attendere il 1889) e nel 1884 la linea raggiunse il centro di Frascati distaccandosi dal ramo mai troppo amato del fosso Campitelli. Dove, come noto, si trova ancora l'antico fabbricato viaggiatori oggi ridotto a poco più di un rudere (LEGGI l'articolo).

Ebbene in quel 7 luglio 1856, esattamente 160 anni fa, tra fanfare e qualche timore dei più riottosi al potente incedere della tecnica, il primo treno trainato da una locomotiva di fabbricazione Sharp & Steward lasciò la stazione romana per raggiungere in un tripudio quella tuscolana.

Fu un bel successo ed una gran bella pubblicità per Frascati - famosa per il suo vino, la sua aria, le sue ville ma anche le sue fraschette - che potè dunque fregiarsi dell'onore di essere stata la prima a toccare col ferro la Città eterna. Un divario tra le due città che non è davvero quello di oggi: all'epoca Frascati contava circa 5300 abitanti, ovvero un quarto di quelli attuali e la Roma papalina non superava i 160mila, vale a dire circa un ventesimo di quelli odierni.

I tempi cambiarono in fretta: 15 anni dopo quei fatti, Roma sarebbe diventata la Capitale del giovane Regno d'Italia nato appena 10 anni prima. I protagonisti di quelle giornate, da papa Pio IX a Vittorio Emanuele II scomparsi a distanza di un mese l'uno dall'altro nel 1878 (il Cavour lo aveva fatto già nel 1861 meno di 3 mesi dopo la nascita di quel Regno d'Italia di cui fu uno dei principali fautori), avrebbero presto lasciato posto ad altri sovrani e protagonisti della scena. Ma quelle pagine, al di fuori della retorica, sono rimaste comunque impresse a fuoco. Ed anche concretamente la vecchia cara linea Roma-Frascati, pochi chilometri di ferro verso la campagna e i boschi castellani, ha rappresentato l'aprirsi di una Città millenaria verso il suo futuro.



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