pallone calcio ilmamilioFRASCATI (attualità) - Il tema tiene banco da giorni ma la soluzione appare ancora piuttosto lontana

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Proviamo a fare ordine in quello che sta accadendo nel calcio di Frascati.

Tre le parti in causa: l'Amministrazione comunale, rappresentata dal consigliere delegato allo Sport Tomei e le due società al momento presenti in città, il Football Club Frascati (passato recentemente di mano da Laureti a Gianmarco Raparelli, col primo - presidente da meno di un anno dopo la dipartita della Lupa Frascati - comunque rimasto in società) e l'Accademia Calcio Frascati del presidente Luca Rinaldis.

 

stop war ilmamilioIn realtà le parti in causa sarebbero molte, molte, molte di più perché in tutto quello a cui abbiamo assistito in questi giorni sono forse stati tralasciati i veri protagonisti, ovvero i ragazzi che giocano a calcio e le loro famiglie.

Ebbene, dopo settimane di contatti sottotraccia, di voci e di indiscrezioni (LEGGI Quale futuro per calcio di Frascati? Tutto passa per la concessione del Mamilio-Amadei), con tutti i protagnisti chiaramente "coperti" su quanto si stava discutendo e col Comune al solito in stretto riserbo, il sopracitato consigliere comunale delegato allo Sport Tomei in una uscita pubblica dice chiaramente di "auspicare la fusione tra le due società". Tomei è dunque il primo a portare "in piazza" un tema del quale, parimenti a quello centrale della ripartizione degli spazi, si discuteva sotto traccia da settimane.

 Le dichiarazioni di Tomei, che mai in questi mesi si era fatto pubblicamente sentire (quantomeno non su questa tematica) sono chiaramente dirompenti e generano una ondata di reazioni e considerazioni durata giorni.

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Il tema forte è ovviamente, come detto, quello della ripartizione degli spazi sui due impianti comunali ("8 settembre" e "Mamilio-Amadei") tra le due società: in maniera proporzionale e giusta. Passaggio questo che il Comune, forzando la mano sulla fusione, ha tentato di evitare ma che invece ora dovrà effettuare, con tutti i riflettori puntati addosso.

A pochi giorni dall'uscita di Tomei, ecco la nota del Football Club che, tra le altre cose scrive "vogliamo mantenere rapporti di collaborazione con tutte le società del territorio, a partire dall’altra società tuscolana dell’Accademia Frascati con cui ci sono in corso dialoghi per cercare di creare sinergie che possano far bene al calcio cittadino. Un ringraziamento va anche all’amministrazione comunale che ha accolto la nuova proprietà del Football Club Frascati con spirito propositivo".

Dichiarazioni interessanti che lasciano intendere, sembra chiaramente, che il Football Club Frascati vede di buon occhio la soluzione della fusione (qui definita come "sinergie") e che c'è un forte canale comunicativo aperto con l'Amministrazione comunale che ha accolto la nuova proprietà con "spirito propositivo". Sarà perché sono state nel frattempo saldate le eventuali pendenze pregresse col Comune? 

A quando risulta, di fatto, pare che la dirigenza del Football Club Frascati abbia più volte cercato la dirigenza dell'Accademia proprio per giungere all'unione delle forze. Di certo il fresco presidente Raparelli e Laureti nel pomeriggio del 25 marzo sono stati visti ai Colli Tuscolani, sede operativa dell'Accademia, per parlare col Responsabile della Scuola calcio e, forse, anche col presidente Rinaldis. Per parlare di unire di forze, per parlare d'altro?

Insomma, il Football avrebbe comunque cercato, anche nei giorni successivi e secondo quanto scritto dalla stessa società la fusione "auspicata" da Tomei.

A chiudere le porte, formalmente e pubblicamente, a questa ipotesi è stata la stessa Accademia Calcio Frascati che con una nota stampa ha ufficialmente dichiarato di non essere interessata alla fusione. Rispondendo dunque agli "auspici" di Tomei ed alle "avances" - certamente legittime e per molti versi comprensibili - del Football Club (LEGGI Accademia Calcio Frascati: "Non siamo in alcun modo interessati alla fusione col Football Club").

Insomma, ora la patata bollente torna nelle mani del Tomei. Peraltro con un "Mamilio-Amadei" il cui fondo è da rifare ma il Comune di Frascati è in dissesto, un dissesto provocato da chissà chi.

Una ripartizione degli spazi che, chiacchiere e dichiarazioni di intenti a parte, deve tener conto dell'unico dato reale, i numeri e certo l'affidabilità dei progetti. Una ripartizione degli spazi che, soprattutto, deve rispettare il bene assoluto dei ragazzi ed il diritto di fare calcio.

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