Rocca Priora, Equi Diritti: "Immobilismo, inerzia e iniquità dell'amministrazione lascia via libera alle ruspe"

Pubblicato: Martedì, 08 Maggio 2018 - redazione attualità

ROCCA PRIORA (attualità) - Dura presa di posizione del Comitato sulla Giunta Pucci

ilmamilio.it - comunicato stampa di 'Equi Diritti'

"Non saranno sufficienti azioni eclatanti, strutturali o peggio ancora propagandistiche finalizzate all’imminente campagna elettorale a fermare le ruspe del Tribunale di Velletri. “Non vogliamo le fasce tricolori davanti alle ruspe, vogliamo la fattiva risoluzione di un problema per troppo tempo sottovalutato “ – tuonano da Equi Diritti - che ricorda come il Comune di Rocca Priora più volte definitosi virtuoso e all’avanguardia, non abbia a tutt’oggi ancora ottemperato a tutti gli oneri connessi all’approvazione delle restanti varianti speciali, necessarie a tutelare i cittadini che hanno versato nel lontano 2003 l’esoso condono che , a distanza di quasi 20 anni si sono visti respingere. Inconcepibile che il Comune si veda recapitare Ordinanze di Demolizione da parte della Procura della Repubblica quale nuovo proprietario delle aree acquisite e non provveda celermente a dare applicazione al dettato dell’art. 31 del D.P.R . 380/2001. La suddetta normativa prevede la necessità di deliberare in Consiglio Comunale la pubblica utilita’ delle opere abusive, laddove non si ravvedano rilevanti violazioni ambientali . Poichè la maggior parte degli abusi insistono in aree intensamente abitate e costruite, in attesa dell’approvazione delle varianti speciali per tutti i cittadini e per tutto il territorio comunale gia’ profondamente urbanizzato e antropizzato, la dichiarazione di pubblica utilità ovvero anche i lavori preparatori per giungere a tale scopo, sono vitali per tutti i destinatari di ordinanze di demolizione notificate dalla Procura, poiche’ consentirebbero la sospensione dell’esecuzione della sentenza. In assenza di tale delibera, la proposizione di un ricorso avverso l’ordinanza di demolizione non ha molte speranze di accoglimento.

Negli ultimi tempi la procura ha emesso dei provvedimenti con i quali respingeva la richiesta di sospensione proprio per l’assenza di dichiarazione di pubblica utilita’ delle opere da parte dei comuni. Tutto questo attendismo non aiuta i cittadini l’amministratore che intenderà porsi dinnanzi alle ruspe, senza aver mai prima promosso, sollecitato od essersi battuto per l’adozione delle restanti varianti o la dichiarazione della pubblica utilità, lo fara’ non certo per i suoi cittadini ma solo per se stesso. Equi Diritti ricorda come questo vergognoso attendismo, faccia scadere i termini per la presentazione dei ricorsi in opposizione alle ordinanze. Vicini ai cittadini si può, la soluzione c’è, bisogna semplicemente avere voglia di adottarla".

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