Tari Ciampino, interrogazione di Abbondati: "Dove sono le somme recuperate dall'evasione"

Pubblicato: Lunedì, 09 Aprile 2018 - redazione politica

CIAMPINO (politica) - L'esponente di opposizione chiede trasparenza sul delicato tema

ilmamilio.it - comunicato stampa

“Per sapere se le somme già riscosse da parte di Ambi.en.te. s.p.a per l’attività di recupero dell’evasione TIA anni 2005-2009, non potevano essere utilizzate integralmente ad ulteriore riduzione dei Costi assunti dall’Amministrazione per il servizio rifiuti, diminuendo ulteriormente la quota dei Costi fissi e azzerando l’aumento della tariffa, se non addirittura producendone una diminuzione, con conseguente risparmio sulle bollette dei cittadini”. E’ quanto chiesto dal Capogruppo Sel – tutta un’altra storia Guglielmo Abbondati con un’interrogazione depositata il 6 aprile scorso al protocollo del Comune di Ciampino e trasmessa per conoscenza all'Organo di revisione contabile dell'Ente.

“Rispondendo ad una mia precedente Interrogazione – spiega Abbondati – il Consigliere delegato al Bilancio in merito all’attività di recupero dell’evasione della TIA da parte di Ambi.en.te. ha riferito in Consiglio comunale come circa 1,3 milioni di euro sarebbero già stati incassati dalla Società, mentre per 1 milione di euro già accertato, sarebbero terminati i pronunciamenti in giudizio e quindi, si presume, avviate le procedure di riscossione coattiva”. 

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“Ora nel Piano finanziario per determinare il costo della TARI 2018, approvato lo scorso 30 marzo dal Consiglio comunale – prosegue Abbondati – si evince che l’Amministrazione comunale ha impiegato una minima parte di queste somme, 360mila euro, per diminuire la voce dei Costi comuni, mitigando in parte l’aumento della tariffa sui rifiuti, che comunque c’è stata”.

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“Ho chiesto al Sindaco e alla Giunta – conclude Abbondati - se le somme già riscosse da Ambi.en.te. siano state interamente trasferite al Comune e se, in caso contrario, la diponibilità ancora della Società a poter utilizzare dette somme, non possa costituire un flusso finanziario indiretto che l’Ente continua a concedere impropriamente alla sua partecipata, circostanza che di fatto determinerebbe un soccorso finanziario, con potenziali profili di responsabilità amministrativo-contabile”.

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