De Rossi pilastro dei giallorossi: da giocatore insostituibile a commissario tecnico
Pubblicato: Martedì, 06 Febbraio 2024 - redazione sportivaROMA (calcio) - Il debutto sulla panchina della Roma non poteva essere più felice
ilmamilio.it
I numeri di De Rossi alla Roma
Se non fosse per “il Capitano” Francesco Totti, che ha totalizzato in campo con la Roma ben 786 presenze complessive in 19 stagioni, Daniele De Rossi, potrebbe essere l’uomo dei record in maglia giallorossa.
Il neo commissario tecnico della squadra capitolina (con un contratto che, per ora, lo impegna fino a fine giugno) ha vestito la casacca romanista per ben 18 anni, totalizzando 616 partite, 63 goal e fascia da capitano. Una carriera, la sua, notevole anche in Nazionale: con gli azzurri ha giocato 117 partite, suddivise in otto grandi competizioni di livello internazionale. Indimenticabile, poi, il momento in cui, assieme ai compagni giallorossi Totti e Perrotta ha sollevato la coppa del mondo a Berlino nel 2006 nella finale vinta contro la Francia.
Ma i successi di De Rossi non si fermano al calcio giocato: Daniele faceva parte dello staff tecnico della Nazionale agli Europei del 2021 ed era a Wembley in occasione della finale vinta contro i padroni di casa.
De Rossi, tra i pochissimi giocatori del calcio italiano a restare fedeli alla stessa maglia
Insomma, quello di De Rossi con la Roma è un legame indissolubile, come poche volte accade nel calcio italiano. I casi si contano sulle dita di una mano, massimo due: tra i più noti, restando a Roma troviamo ovviamente Francesco Totti; ma vi sono anche, nella Torino bianconera, Giampiero Boniperti, nella Milano rossonera Paolo Maldini e Franco Baresi e, in quella nerazzurra, Giuseppe Bergomi. Facendo un passo indietro nel tempo, possiamo citare il grande Gigi Riva, scomparso da poco, fedelissimo alla maglia del Cagliari, nonostante le richieste delle big della Serie A, come la Juventus.
E, a proposito di Gigi Riva, sembrerebbe proprio che le dinamiche del calcio mercato avrebbero potuto portarlo a Roma, all’età di 25 anni. Ma rombo di tuono, ancora una volta, rimase in Sardegna.
Ma questa è un’altra storia e meriterebbe un racconto a parte!
Dalle giovanili alla prima squadra, passando per la Nazionale
Ma tornando al nostro De Rossi, quali sono state le sue tappe fondamentali a Roma?
In realtà, De Rossi, classe 1983, pur se per soli tre campionati, inizia a giocare nelle giovanili dell’Ostia Mare (quartiere dove Daniele è nato e cresciuto). Il passaggio alle giovanili della Roma avviene nel 2000, ma l’esordio con la squadra maggiore De Rossi lo fa già l’anno successivo: nel secondo tempo del match di Champions Roma – Anderlecht, mister Capello lo mette in campo al posto del serbo Ivan Tomić.
Per l’esordio in Serie A, De Rossi dovrà attendere il 25 gennaio 2003 in Como – Roma, mentre la prima partita da titolare arriva il 10 maggio. Ed è subito goal.
La stagione per lui si conclude con 4 presenze e 2 reti. L’anno successivo totalizza invece 17 presenze e dà un contributo fondamentale al secondo posto in classifica.
Il posto di titolare sin dalla prima partita del campionato arriva con la stagione 2004 – 05, mentre nel 2006 è il momento di vestire la fascia di capitano, indossata per la prima volta contro il Middlesbrough in Coppa Uefa.
Il fairplay di De Rossi e il ruolo di allenatore
De Rossi dimostra di essere un grande giocatore non solo quando ha la palla tra i piedi, ma anche con piccoli gesti, degni però del miglior titolo di “calciatore fair play”, aspetto non molto comune tra i giocatori professionisti. Accade, ad esempio, in un match contro il Messina: De Rossi segna una rete di testa, sfiorando allo stesso tempo la palla con la mano; l’arbitro non se ne accorge e convalida il goal; sarà proprio De Rossi ad ammettere l’errore e a chiedere di annullare il goal!
Daniele lascia la maglia giallorossa dopo 18 anni, 616 partite e 63 reti, di cui 43 in campionato.
A differenza di Totti, De Rossi, però, non rimane tutto il tempo con i giallorossi; per poco più di cinque mesi, attraversa l’oceano per vestire la maglia blu oro degli argentini del Boca Juniors: sette presenze e una rete per lui.
Come tecnico, oltre ad aver fatto l’assistente di Mancini nella Nazionale maggiore e da assistente tecnico nell’under 15 e nell’under 20, prima di arrivare alla panchina della Roma, veste il ruolo di commissario tecnico della Spal. L’esperienza non è molto gratificante, ma poco importa: il popolo giallorosso lo adora ancora e si è mostrato sin da subito entusiasta nel vederlo tornare a Trigoria.
Alla Roma in un momento delicato: cosa riuscirà a fare De Rossi sulla panchina giallorossa?
De Rossi ha fino ad oggi ottenuto nove punti in 3 partite, contro il Verona, contro la Salernitana e contro il Cagliari. Non si poteva fare di meglio, anche se il neo mister dovrà lavorare ancora per colmare dei vuoti e per concretizzare meglio. L’esordio in panchina per De Rossi non è stato dei più difficili, dato che le prime tre squadre sono in zona retrocessione o quasi. Il vero primo test in campionato sarà invece contro l’Inter capolista.
Rispetto all’epoca Mourinho, comunque, i tifosi sembrano confortati dalle scelte tattiche di De Rossi, in particolare per la difesa a quattro in linea e per un gioco più propositivo e dinamico. Ma anche per il ritorno in squadra di Lorenzo Pellegrini, che il ct portoghese aveva relegato in panchina, e per l’esclusione, almeno fino ad ora, del terzino turco Celik.
Resta da vedere se le scelte di De Rossi riusciranno a far risalire alla Roma la classifica e a guadagnare il quarto posto che garantirebbe ai giallorossi l’accesso alla fase finale della Champions. L’Atalanta è solo ad un punto, ma il mister sente il fiato sul collo di Lazio e Fiorentina.
Per ora i tifosi possono solo sperare che la squadra riprenda il cammino giusto, supportandola allo stadio ogni domenica e, nel caso, scommettendo. Sui siti scommesse non AAMS con deposito minimo da 5 euro elencati qui, ad esempio, dove si può puntare su risultato finale, numero di rigori, primo marcatore, risultato al primo tempo e tanto altro.