Monte Cavo non è più lui: chiamatelo pure "Monte Calvo"

Pubblicato: Mercoledì, 31 Maggio 2023 - redazione attualità

monteCavo calvo roccadipapa ilmamilioROCCA DI PAPA (attualità) - L'enorme chiazza marrone del disboscamento è visibile da decine di chilometri di distanza

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Una chiazza enorme, che prende la quasi totalità del versante rivolto a Roma. Una chiazza enorme marrone, segno tangibile del netto disboscamento del quale sono state oggetto le pendici di una delle vette più alte dei Castelli romani, quella più famosa.

Monte Cavo, semplicemente, non è più lui. Chiamatelo pure Monte Calvo.

Il segno del disbocamento, senz'altro autorizzato, è ben visibile da decine di chilometri di distanza. Le pendici rivolte verso nord presentano l'evidente segno delle motoseghe, con un'area - molto estesa - dalla forza trapezoidale ormai completamente scoperta.

Questo scenario lo vedremo per i prossimi decenni. Quanto impiegheranno per ricrescere gli alberi d'enorme spazio lasciato scoperto?

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Commenti  

# gianluca 2023-06-01 08:13
E solo adesso ve ne accorgete?
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# Stefano romanini 2023-06-01 18:13
Io penserei prima ad eliminare tutta quella schifezza di sntenne che oltre tutto sembrano essere dannose per la salute
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# Mauro 2023-06-02 17:58
Poi le Mtb rovinano il sottobosco
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# Patrizio Zucca 2023-06-02 17:59
Gentili Sgnori, siete caduti nel solito errore (?) Ecotalebano di considerare un normalissimo "taglio di fine turno" di un bosco ceduo, considerato anche dalla Corte Costituzionale taglio colturale, in quanto necessario a perpetuare il bosco (cosa che chi ha studiato la Selvicoltura certamente sa bene) in un orribile DISBOSCAMENTO (vietato per legge). Io non credo che fomentare l'ignoranza possa inquadrarsi tra le sacrosante funzioni dell'informazione giornalistica. Cordialmente, Patrizio Zicca, Dottore Forestale
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# Guglielmo 2023-06-02 19:05
A rocca di papa sono più preoccupati di chi va in bici x i sentieri che per questo scempio. Per no parlare della guerra (che non si fa) a chi abbandona rifiuti nel bosco.
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# Fabio 2023-06-03 09:23
Il problema non è solo Monte cavo in quel punto ma anche a valle lungo via dei laghi ed anche sull'altro versante del monte Faete così come l'Artemisio e tutto il parco dei Castelli romani, ricordo area protetta, che da più di due anni è oggetto di un continuo disboscamento che anche se autorizzato è senza criterio. È uno scempio laddove c'erano sentieri pedonali e ciclabili ora ci sono strade di 5 metri dmtd passano ruspe e camion che lasciano la terra brulla e polverosa con le aziende dei legnami che hanno montagne di 10 metri di legna pronta alla vendita. Complimenti alle amministrazioni per aver permesso questo scempio che chissà tra quanti decenni potrà essere sanato, o forse mai più
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# ROBERTO ANDREANI 2023-06-11 15:00
Anche qui mi domando cosa fanno e dove sono i numerosi dipendenti del Parco dei Castelli. Le ditte guardano solo al loro interesse.
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# ROBERTO ANDREANI 2023-06-03 09:29
Sarebbe interessante conoscere l'iter autorizzativo dello scempio effettuato, che verrà risanato, forse, in un aventina d'anni. Monte Cavo non fa parte del Parco dei Castelli?
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# ROBERTO ANDREANI 2023-06-11 14:58
Gentile Dott. Zucca, lei avrà pure ragione sul piano formale e forse anche sul piano scientifico relativo ad una corretta economicamente efficiente gestione di un bosco ma c'è modo e modo di procedere quando il bosco in questione rappresenta elemento vitale di un paesaggio così importante. Penso che persino ragioni economiche avrebbero dovuto sconsigliare mosse così improvvide.
Cordialmente.
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