Rocca di Papa, l'ex comandante della Polizia Locale Di Bella in conferenza stampa. Rende note alcune situazioni che lo hanno riguardato
Pubblicato: Venerdì, 05 Maggio 2023 - redazione politicaRocca di Papa (attualità) - L'ex comandante della PL a Rocca di Papa incontra la stampa
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Conferenza stampa molto appassionata e piena di pathos quella di ieri mattina, da parte dell'ex comandante della polizia locale di Rocca di Papa Gabriele Di Bella, presso un locale della periferia della cittadina collinare. Di Bella, attualmente funzionario della polizia locale al Secondo Municipio di Roma Capitale e comandante della Municipale di Nemi ha ripercorso durante l'incontro con i giornalisti locali, tutte le tappe e le coincidenze culminate a fine novembre con l'allontanamento del suo incarico (da parte del commissario prefettizio con un mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale) .
Incarico di 3 anni affidatogli a giugno 2019 dall'allora sindaca di Roma e Città Metropolitana Virginia Raggi per gestire l'emergenza dovuta all'esplosione del palazzo comunale e morte del sindaco Crestini, in sostegno alla vice sindaca Veronica Cimino e alla cittadinanza colpita dalla tragedia e da due lutti ( sindaco Emanuele Crestini e delegato comunale Vincenzo Eleuteri ) .
"Il 30 novembre alle 22 e 53 minuti, dice il comandante, mentre svolgevo ad interim, anche la funzione di responsabile dei settori del Personale-Risorse Umane, Arredo Urbano e Verde Pubblico, sono stato sollevato dall'incarico dal commissario prefettizio, con atto a firma digitale. Risultato tra l'altro sconosciuto proprio all'ufficio del Personale che per competenza avrebbe dovuto emetterlo ".
"Chi lo ha inviato e da cosa è stato determinato?", viene chiesto a Di Bella: "Secondo me ci sono state ingerenze della politica ma anche da parte di qualche dirigente e responsabile di settore a cui ero diventato scomodo. Ma tutto verrà alla luce, ed ora aspetto di riferire tutto con atti alla mano al nuovo Prefetto non appena avverrà l'insediamento ".
Gabriele Di Bella da oltre 30 anni in polizia locale nella capitale, dove è molto conosciuto ed ha ricoperto anche ruoli dirigenziali da sindacalista, dice di conoscere bene le norme che regolano gli enti locali e il testo di pubblica sicurezza e non a caso puntualizza: " Qualcuno a mio avviso ha prevaricato giunta e sindaco durante l'amministrazione della sindaca Cimino, io sono stato sempre al mio posto, occupandomi dei miei incarichi gestionali, non ho mai partecipato, come dice qualche mala lingua a riunioni di giunta o fatto pressione su nessun amministratore pubblico per ottenere le cose. Ho portato a termine i miei incarichi in quelli che erano gli indirizzi e gli incarichi che mi sono stati assegnati, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, in quanto a sistemazione parchi, giardini, segnaletica stradale, sistemazione e riqualificazione strade e arredo urbano, in centro e periferia, durante i miei 24 mesi di lavoro a Rocca di Papa ".
E proprio la sua applicazione della legge e delle normative vigenti secondo il comandante Di Bella, lo avrebbe portato a respingere situazioni non chiare ed iniziative prese da responsabili di settore senza consultare chi era competente per delega e assessorato e il primo cittadino stesso.
Su quali campi ha dovuto mettere un freno alle varie iniziative e proposte che le arrivavano ? : " In molti capi e settori , dalle nuove figure da affiancare ai nonni vigili, che non avevano i requisiti secondo le normative, al taglio indiscriminato dei boschi, alla tutela del verde pubblico . In meno di due anni, spiega il comandante, ho raggiunto gli obiettivi legati ai settori in cui rivestivo gli incarichi, che erano a scadenza dei 5 anni di amministrazione Cimino . Mi chiedo, perchè sono stato mandato via di notte in quel modo, con un anticipo di un mese ?. Il commissario prefettizio, arrivato dopo la sfiducia alla sindaca, dopo circa un mese dal mio allontanamento, ha assunto il mio predecessore, che ha doppio incarico con un altro comune da dirigere. Non sono stato neppure messo nelle condizioni di effettuare le consegne e continuare il mio lavoro serenamente " .