Fiera di Grottaferrata | La lettera: "Come mai era assente il vescovo della diocesi Tuscolana?"
Pubblicato: Domenica, 26 Marzo 2023 - redazione attualitàGROTTAFERRATA (attualità) - Il contributo di un nostro lettore. "Per sua natura la città dell'Abbazia è punto d'incontro anche e soprattutto religioso: vedere la sola presenza dei monaci ha stonato"
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Riceviamo e pubblichiamo.
"Gentile direttore,
finalmente Grottaferrata torna ad abbracciare la sua Fiera. Si tratta di un appuntamento, che per quanto ogni anno oggetto di critiche e di suggerimenti da parte di quelli che "saprebbero farla meglio", attira sempre migliaia di visitatori. La Fiera è una ricchezza per Grottaferrata.
Detto questo, vale la pena soffermarsi su cosa sia Grottaferrata in ambito religioso. L'appellativo "Porta d'Oriente" è meritato dalla città dell'Abbazia per la sua peculiarità di essere un posto unico, capace di "resistere" al Grande scisma d'Oriente (1054) e di costituire un concreto singolare punto d'incontro tra la Chiesa di Roma e la Chiesa ortodossa d'Oriente.
Una centralità in ambito religioso e cristiano che forse ai più sfugge ma che chi, come me, ha avuto la fortuna e la costanza nel corso della sua vita di approfondire questi aspetti certamente non di dominio "mangereccio", ha saputo pesare, apprezzare e valutare nella sua interezza. E nella sua assoluta rilevanza.
Come tale, dunque, come Porta d'Oriente Grottaferrata incarna il doppio spirito: quello della Chiesa di Roma, che fa dell'Abbazia una porzione di territorio extradiocesana ed alle dirette dipendenze del Papa, ma anche quello di una parrocchia di Santa Maria inserita in ambito "diocesano". Tanto più, l'Abbazia di Grottaferrata - cuore pulsante e storico della cittadina - vanta, proprio per la sua unicità, anche il riconoscimento della Chiesa ortodossa d'Oriente.
Vengo al punto. Nel corso della cerimonia d'inaugurazione della Fiera, ho notato la presenza dei monaci basiliani dell'Abbazia (che Papa Francesco negli anni scorsi ha affidato, come amministratore, all'ex vescovo di Albano Laziale ed oggi cardinale Marcello Semeraro) ma non quella del vescovo della diocesi Tuscolana monsignor Raffaello Martinelli. Un'assenza che, lo ammetto, mi ha molto stupito e che spero sia solo casuale perché, come detto nelle righe precedenti, l'unicità dell'Abbazia e dunque di Grottaferrata e dunque di una Fiera alla 423^ edizione, è proprio questa capacità di rappresentare una unione, unica, di confessioni, amministrazioni, religiosità.
LEGGI Grottaferrata, inaugurata la 423^ Fiera: pienone di visitatori al taglio del nastro
Posso senz'altro dire, direttore, che tra tanti rappresentanti istituzionali e petti fasciati, l'assenza del pastore della diocesi Tuscolana si è notata eccome.
La ringrazio per la pazienza nel leggerlo e per la disponibilità se volesse pubblicare questo mio contributo.
Giorgio C.".