I giochi della memoria: promesse e fatti. In vista delle Regionali

Pubblicato: Mercoledì, 01 Febbraio 2023 - redazione politica

GROTTAFERRATA (attualità) - L'imminente tornata elettorale porta ancora una volta in primo piano la necessità di rispondere alla legittime aspettative dei cittadini

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In questi giorni di grande impegno al recupero dei voti sui territori, come il nostro, dove si vota per il rinnovo del Consiglio regionale, c’è una frenetica attività che facendo leva sulle delusioni, sugli impegni mantenuti e quant’altro in questi cinque anni è stato fatto, mira a farsi riconoscere il consenso.

Le elezioni sono, infatti, un momento di sintesi, ma anche e soprattutto di consuntivazione per chi opera nella gestione della cosa pubblica, per poi ripartire o proseguire.

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Succede anche che, in questo periodo, la memoria non aiuta. Che in alcune realtà si cerca di buttare tutto in caciara e di gettare fumo negli occhi. Ma non si sa bene perché. Anzi, riflettendoci meglio, sia sa. È la paura della sconfitta.

Ormai sappiamo che da tempo i cittadini/elettori hanno prodotto tanti anticorpi rispetto alla politica ed è difficile prenderli per il naso. Ma pare che pochi lo sappiano o se lo ricordino.

I cittadini/elettori negli ultimi anni si sono battuti per fare in modo che le promesse elettorali sulle quali hanno orientato la loro preferenza venissero rispettate e portate avanti nel corso della legislatura.

Ai cittadini/elettori poco, pochissimo interessa chi lo fa. Interessa, tantissimo il fatto, quanto realizzato in favore della comunità.

Ed è per questo che negli anni si sono formate sempre più amministrazione a guida civica e i partiti tradizionali hanno perso, e continuano a perdere, il loro peso e la loro capacità di attrazione e di proposta.

E purtroppo tutto questo non li gli ha dato la scossa, non li ha invitati all’approfondimento, al ragionamento, all’analisi e al cambiamento di rotta. Tutto questo li ha portati ad incattivirsi politicamente anche quando le attività di una amministrazione in cui sono presenti vanno a gonfie vele.

Si sa che per vincere le elezioni bisogna avere un programma accattivante e realizzabile ma anche una squadra di persone che sul territorio sappia far convergere il consenso su questo, l’altro o altro ancora candidato sindaco, se parliamo di elezioni comunali.

Chi ha frequentato negli ultimi anni gli ambienti politici sa bene che costruire le liste elettorali è opera di grande complicazione tra delusioni maturate, indifferenza e distanza.

È così che si vanno sempre piò frequentemente a formare liste eterogenee che vedono candidati “ideologizzati” (sinistra, centro, destra) e no che si alleano elettoralmente per vincere su un programma elettorale.

Da lì inizia l’avventura. E lì arrivano i voti che poi ti portano poi a governare. Governare, con un unico punto fermo: realizzare il programma.

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E guai se non fosse così. Sarebbe la fine, non più solo per i partiti, ma per tutti. Donne e uomini che ci hanno messo la faccia. Donne e uomini, in genere del territorio stesso, che su quel programma si sono esposti e che su quel programma hanno avuto i voti e alcuni di loro, siedono nei banchi di una Assise pubblica.

Certo, poi vanno sempre fatti i conti con la realtà. Una realtà che però ancora oggi è fatta di nostalgie, di difese, di giustificazioni e, non da ultimo, di personalismi ecc.

E allora succede che tutto quanto ha accomunato per “vincere” viene dimenticato e si tenta di far riemergere, o addirittura, imporre la propria singola provenienza mettendo a repentaglio il progetto per la città e dimenticandosi dei cittadini che aspettano…

Per fortuna che a queste miopie sovrastano realtà nel Paese che sfoggiano modernità e maturità politica e che con serietà, amministrano e promuovono progetti innovativi per la città, tenendo la memoria sempre ben accesa.angelilli banner ilmamiliocolline nuoto6 ilmamilio