Castel Gandolfo | Furgone va in fiamme: attimi di paura in Via dei Laghi

Pubblicato: Giovedì, 26 Gennaio 2023 - redazione cronaca

Castel Gandolfo (cronaca) - I fatti sono accaduti intorno alle 21.45 

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Sono stati attimi di grande paura sulla Via dei Laghi all'altezza della località "Le Loggette",  al confine tra Rocca di Papa e Marino, quando improvvisamente ha preso fuoco per cause in corso di accertamento il furgone dove si fanno i panini e altra gastronomia che staziona stabilmente in quel punto. La colonna di fumo nero è stata visibile a molti chilometri di distanza e da molti comuni vicini. In tanti sui social si stavano chiedendo cosa fosse successo.

 
 
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Ad intervenire per primo è stato il comandante della polizia locale di Nemi Gabriele Di Bella, di ritorno a Roma dopo la giornata di lavoro nel paesino delle fragole, che era stato anche chiamato al telefono da alcuni cittadini in transito nella zona e che ha subito fermato il traffico, con l'ausilio di altri automobilisti, chiudendo la strada in entrambi i sensi, usando la sua macchina di traverso sulla carreggiata.

 

Il comandante Di Bella ha subito chiamato il 112 per l'intervento dei vigili del fuoco di Marino e il successivo arrivo dei carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo per le indagini del caso. Il pronto intervento dei soccorritori ha evitato che le fiamme potessero interessare gli alberi secolari e la folta vegetazione della costa Lacustre del lago Albano. Il furgone è andato distrutto completamente dalle violente fiamme altissime. Il fatto è accaduto intorno alle 21.45.

 

 

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Sono le uniche due lettere del Nuovo Testamento indirizzate non a comunità, ma a persone. L’apostolo, ormai anziano, si lascia finalmente andare ad annotazioni ricche di affetto verso i suoi due discepoli nella fiducia di aver messo nelle giuste mani l’annuncio del Vangelo del Signore. Secondo Benedetto XVI,Timoteo e Tito «ci insegnano a servire il Vangelo con generosità e a essere i primi nelle opere buone». Ad oggi festeggiati insieme il 26 gennaio, giorno seguente alla festa della Conversione di San Paolo, sino al Messale del 1962 erano ricordati separatamente, San Timoteo al 24 gennaio come vescovo e martire, San Tito al 6 febbraio come vescovo e confessore.

 
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