VIDEO - DISTINTI NORD-OVEST - Lazio vergognosa senza attenuanti. Sinisa quanto manchi...

Pubblicato: Domenica, 08 Gennaio 2023 - redazione sportiva

vialli mihajlovic ilmamilioROMA (calcio) - Avanti di due gol i biancocelesti con 10 minuti di follia buttano tutto alle ortiche: squadra senza coraggio, senza idee, senza carattere

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Bastano 10 minuti alla Lazietta pavida e paurosa per gettare alle ortiche quello che aveva faticosamente costruito in una partita noiosa e discretamente condotta di fronte ad un'Empoli mai realmente pericoloso fino all'83'.

Sarebbe però un profondo errore parlare solo di una partita che si è chiusa tra gli scroscianti fischi dei tifosi invipetiriti dell'ennesima figuraccia rimediata dalla Lazio di un Sarri che, possiamo dirlo, sembra aver perso il polso della situazione.

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Perché nel comunque triste anti-gara, con una Curva Nord desolatamente e per molti versi ingiustamente chiusa (vediamo ora cosa succederà dopo gli scontri tra romanisti e napoletani sull'autostrada del Sole... LEGGI Follia sull'A1: scontro tra romanisti e napoletani all'autogrill. Un accoltellato. Autostrada chiusa, 15 chilometri di code), l'omaggio a Sinisa Mihajlovic è stato sicuramente la cosa più bella della giornata.

Pur senza il proprio cuore, il lato Nord dello stadio Olimpico ha risuonato insieme al resto del catino calcistico nel nome di un uomo la cui mancanza nel mondo del pallone si sente già fortissima.

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Bella l'immagine, appena prima del fischio d'inizio, di Mihajlovic e Gianluca Vialli sui tabelloni dello stadio.

Sembrava poi che la gara fosse esattamente quel che serviva per cancellare lo scempio di Lecce e soprattutto fare pace con la gente laziale. Il vantaggio (fortuito ma voluto) di Anderson ed una condotta sostanzialmente lenta ma inappuntabile lasciavano presagire una domenica se non trionfale quantomeno serena. A confermarlo era anche il raddoppio ad inizio ripresa di Zaccagni.

Partita archiviata? Partita perfetta?

Ma non scherziamo, la Lazio è la solita Lazietta. Immobile gli ultimi 20 minuti di gioco si trascina in campo, i compagni lo cercano ma lui non ha più scatto: Sarri in panchina non ha un ricambio per il suo centravanti (caso unico, dalla serie A alla Terza categoria), ed invece di capire che - ad esempio - la mossa giusta sarebbe quella di togliere Ciro, accentrare Anderson ed inserire magari Romero a sinistra (perché a destra ha già messo un evanescente Pedro al posto di un più ispirato Zaccagni) non trova meglio che inserire prima Vecino e poi Basic: due ectoplasmi.

All'83' Immobile cincischia in area avversaria e fa ripartire un contropiere micidiale dell'Empoli: indovinate chi segna? Segna uno che avrebbe fatto pienamente al caso, quel Ciccio Caputo che è tornato ad Empoli dopo la parentesi non eccezionale alla Samp. Alla Lazio uno così per far fiatare Ciro servirebbe come il pane.

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Sarri perde ogni idea, la squadra se la fa sotto, Basic sbaglia tutto, Pedro e Anderson ci mettono il loro, gli undici sono alle corde e puntuale in pieno recupero ecco la purga: angolo, palla fuori e Marin (non Maradona, con tutto il rispetto) lello lello la impalomba alle spalle di un Provedel in vena di caccia alle farfalle.

Tutto scritto, tutto già visto. Tutto vergognoso. Via tutti, in campo solo gente con le palle, grazie. In panchina solo chi sa dare qualcosa in più; in presidenza solo chi capisce che i laziali non meritano questo scempio.

Ad una Lazio così, caro Sinisa, quanto manchi...