Monte Compatri | Aumento indennità, Ferri ed i suoi assessori rispondano nel merito. E' questione politica o morale?

MONTE COMPATRI (politica) - Dopo l'attacco di De Carolis, il sindaco ha risposto di "pancia". Ma non basta

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Lo scorso 23 dicembre l'ex sindaco di Monte Compatri Marco De Carolis in un lungo comunicato aveva attaccato l'Amministrazione Ferri per essersi aumentata le indennità per complessivi 26mila euro.

Un aumento che, va detto, è consentito dalla legge che "consente" ma non "obbliga" i sindaci a questo adeguamento degli "stipendi" degli amministratori.

LEGGI Monte Compatri | De Carolis: "Sindaco e Giunta si aumentano lo stipendio di 26mila euro"

Un attacco, ampiamente lecito oltreché polticamente doveroso, che - a caldo e forse senza pensarci neanche troppo - aveva suscitato la risposta del sindaco Ferri.

FALSO: il fatto che ci sia stata la volontà di aumentare gli stipendi, se non un adeguamento previsto con una legge Finanziaria del governo centrale per tutti i comuni d’Italia. Inoltre gran parte delle somme, proprio in regime di quella che è la posizione lavorativa di ogni singolo assessore, vicesindaco o sindaco, saranno riassunte dal governo centrale. Non siamo neanche tenuti a dire quanto delle nostre indennità saranno per volontà di ogni singolo, ma senza rivendicare o pubblicizzare nulla, restituite alle casse comunali per finalità sociali.

Non abbiamo, diversamente dal passato, necessità di convocare commissioni a ripetizione per giustificazioni varie. Vedi quanto accaduto nel 2016 con rimborsi del Comune al datore di lavoro per decine di migliaia di euro. Non abbiamo, diversamente dal passato, aumentato le indennità con fondi a carico del bilancio comunale, come accaduto nel 2007 e per vergogna non è stata nemmeno pubblicata la delibera all’albo pretorio.

Questo vile e patetico ricorso alla menzogna, cercando di riabilitare la propria figura politica, non inganna più nessuno. Palesa soltanto la scaltrezza di qualche cartomante nel cercare invano di minare l’onorabilità di chi oggi con dedizione sta cambiando il volto del paese", conclude il sindaco nel suo classico stile d'arringa.

Ebbene, qualche considerazione e qualche domanda al sindaco ed ai suoi assessori va doverosamente fatta per capire meglio cosa afferma Ferri.

1. Come detto la legge "consente" e non obbliga. Quindi, evidentemente, la questione diventa politica e di opportunità, se non proprio morale.

2. Ferri sa benissimo che se l'aumento se lo fossero votati De Carolis o D'Acuti li avrebbe attaccati a testa bassa per mesi. Questo è noto, ed evidente ancora dal momento che il sindaco - in difficoltà oggettiva nel merito - rivanga cose del passato nel tentativo di screditare Amministrazioni finite da anni e sindaci che lui stesso ha battuto nel 2021. Ha dimenticato di essere la maggioranza, oggi?

3. "Non siamo neanche tenuti a dire quanto delle nostre indennità...": qui Ferri sbaglia, di grosso. Visto che si tratta di soldi dei cittadini, sarebbe assolutamente opportuno che il sindaco ed i suoi indaffarati assessori (alcuni dei quali spariti nel silenzio, come purtroppo siamo abituati a vedere, anche in altri Comuni) dicano bene ai cittadini di quanto aumenteranno le proprie indennità, caso per caso.

4. Sempre relativamente al punto precedente, quando Ferri dice "...restituite alle casse comunali per finalità sociali..." sarebbe davvero il caso di capire quanto e soprattutto come entrerà nelle casse del Comune. E che destinazione specifica avranno questi fondi.

Insomma, la sensazione è che al momento la pezza apportata dal sindaco frettolosamente sia peggio del buco.

I cittadini attendono risposte.

• PRIMO PIANO
• MONTE COMPATRI
• VOCI DI POLITICA

• Indietro
• Avanti