Frascati | "Il Comune ci ha chiesto 1.150 euro per posizionare l'urna di mia suocera nel fornetto del marito"

FRASCATI (attualità) - Lo sfogo di un cittadino di Frascati. "Speculare e far cassa sui defunti è davvero ingiusto"

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"Sono esterrefatto: il Comune di Frascati mi ha chiesto 1.150 euro per far posizionare l'urna con le ceneri della mamma di mia moglie nello stesso fornetto del marito. Credo che fare cassa sui defunti sia profondamente ingiusto".

A parlare è Francesco Casale, frascatano, che nei giorni scorsi insieme alla famiglia ha dovuto far fronte al grave lutto al quale, come visto, ha fatto seguito l'esosa richiesta di palazzo Marconi.

"A rimuovere la lapide del fornetto - continua Casale - è stato il nostro marmista che dunque posizionerà al fianco della foto di Angelino Cesari anche quella di sua moglie, Maria Antonelli che ora potrà riposare al suo fianco. L'operaio della STS quindi non ha dovuto far altro che praticare un foro nella sigillatura muraria del fornetto per inserire l'urna. Tutto qui. Per questa pratica mi sono stati chiesti 1.150 euro, in tre differenti bonifici: credo che sia una sproposito".

Uno sfogo che appare pienamente legittimo soprattutto perché, come detto, si è trattato semplicemente di aggiungere un'urna ad un fornetto già occupato. Un costo decisamente spropositato anche per il semplice fatto che la famiglia ha scelto di cremare il suo caro e che, dunque, questo comporta anche un oggettivo "risparmio" di spazi.

Si sollecita dunque una replica da parte della STS che vada oltre il banale "le tariffe sono queste", perché la fattispecie descritta dal cittadino frascatano merita una spiegazione.

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