Bilancio consigliere regionale marinese Cacciatore a fine legislatura: “Raggiunti risultati attesi da decenni"

Pubblicato: Mercoledì, 23 Novembre 2022 - Redazione politica

MARINO (politica) - L'esponente di Europa Verde si ricandiderà con tutta probabilità alla Regione Lazio

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Marco Cacciatore, ex consigliere comunale a Marino ed attuale consigliere regionale di Europa Verde-Verdi nonché presidente della Commissione Rifiuti, Politiche abitative e Urbanistica della Regione Lazio, ha stilato un bilancio di quanto fatto in questo quinquennio alla Pisana. Il politico classe 1982 si ricandiderà con tutta probabilità in Regione.

La legislatura regionale è appena terminata. Facciamo un bilancio?

“Come Europa Verde abbiamo portato a termine conquiste storiche in questi anni: dall'ampliamento del Parco Appia Antica allo stop ad una serie di insediamenti insostenibili, tra i quali la più mastodontica speculazione edilizia mai vista nella Regione Lazio, pianificata sui terreni del Divino Amore e che per fortuna non verrà mai realizzata. E poi l'unificazione tra Parco Appia Antica e Parco dei Castelli romani, un obiettivo cui aspirava Antonio Cederna e che è diventato realtà. Abbiamo all'attivo anche leggi importanti come quella sulla tutela delle aree a rischio ambientale e sul compostaggio, strumenti per evitare che il danno ambientale sia il solito segno lasciato da insediamenti insostenibili a vantaggio di pochi e a danno di tutto e tutti, o per favorire l'affermazione di un modello di gestione rifiuti a misura d'uomo e di comunità, anziché di grandi profitti”.mercatini frascati ilmamilio

Le istanze ecologiste hanno trovato spazio nella politica regionale?

“Europa Verde ha fatto parte di una maggioranza composita, conseguendo risultati attesi da anni se non decenni. La Commissione che ho presieduto ha concluso atti che mancavano all'appello da molto tempo, come il Piano Paesistico e il Piano rifiuti, ma abbiamo anche mantenuto la schiena dritta quando l'asticella della maggioranza portava in direzioni non compatibili col nostro pensiero ecologista: è accaduto sulle politiche degli animali e in particolare sulla caccia selettiva per la gestione della fauna selvatica; sulla multimprenditorialità agricola che consente insediamenti impattanti e cubature anche in aree di pregio da salvaguardare, che sovrastano la produzione di derrate che ogni volta si rivelano meno remunerative di attività ricettive o, fuori dalle aree salvaguardate, addirittura impianti di gestione rifiuti di dimensioni spropositate”.freeTime1 ilmamilio

A proposito del territorio, quello dei Castelli in particolare: quali sono le criticità ancora non risolte?

“Sicuramente la discarica di Roncigliano, ad Albano, di nuovo autorizzata per farsi carico dei rifiuti della Capitale nonostante essa sia sostanzialmente esaurita, dopo una proroga vergognosa da parte di Città Metropolitana. L’aeroporto di Ciampino, nel quale viene sistematicamente violato il Decreto Costa sul rispetto degli orari di volo da parte delle compagnie low cost. Marino - la città da cui provengo - dove la giunta di centro destra lascia sul tavolo tanti problemi irrisolti: dal caso della delocalizzazione del Liceo Mercuri, ai centri anziani senza più convenzioni, fino ai passi indietro sulla raccolta differenziata. E poi le tante mini-speculazioni edilizie nel nostro territorio dei Castelli, come ad esempio quella di Vascarelle a Grottaferrata – attualmente bloccata dal Consiglio comunale, ma in modo a mio avviso non risolutivo. Ecco, le nostre comunità hanno invece bisogno di un approccio ecologista, cioè finalmente sostenibile”.vivace11 22 ilmamilio

Ad Albano, oltre alla discarica, c’è il problema della contiguità con Santa Palomba, dove la Giunta capitolina ha individuato l’area per costruire il nuovo impianto. Sui rifiuti, suo cavallo di battaglia, quali soluzioni vede all’orizzonte?

“Come Europa Verde ci opponiamo con tutte le nostre forze all’inceneritore. Oltre al costo esorbitante e all’impatto che il nuovo impianto avrebbe sui comuni dei Castelli limitrofi, l’inceneritore rappresenta una scelta antiquata e in contrasto con i principi dell’economia circolare. Questo tipo di impianti, infatti, richiede una enorme mole di indifferenziato, mentre tutte le linee guida delle normative Ue, nazionali e regionali vanno in direzione opposta. Per risolvere l’emergenza rifiuti di Roma, che ha forte impatto anche fuori dalla Capitale, dobbiamo potenziare al massimo la raccolta differenziata separare l’organico e poi chiudere il ciclo dei rifiuti attraverso un sistema di impianti piccoli, diffusi sul territorio e di proprietà pubblica. Il futuro è recupero materia e compostaggio aerobico. Meno costi, meno tempi di realizzazione, meno pressione ambientale sui territori”.

 

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