Marino, inaugurata al Museo Mastroianni la mostra "Oltre il Futurismo" del pittore futurista Alberto Bragaglia

Pubblicato: Lunedì, 21 Novembre 2022 - redazione eventi
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 7 persone e persone in piediMarino (eventi) -  Evento esclusivo ai Castelli Romani.
 
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Marino, è stata inaugurata al Museo Mastroianni, sabato sera, la mostra del pittore futurista Alberto Bragaglia  “Oltre il Futurismo” un evento esclusivo per i Castelli Romani, che ospita per la prima volta sul territorio le opere del grande pittore romano scomparso nel 1974, visibili fino all'undici dicembre. Ad accogliere i visitatori (con ingresso gratuito)  il nipote dell'artista, Marco Bragaglia, il vice sindaco Sabrina Minucci, l'assessore alla cultura Pamela Muccini e il direttore del Museo Civico di Marino Alessandro Bedetti. Sono intervenuti anche molti critici d'arte, galleristi illustri e altri esperti di arte e pittura, che hanno letto brani e storie ispirate al grande artista.
 
 

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Alberto Bragaglia è stato figlio dell'ingegnere Francesco e di Maria Tassi Visconti, nobildonna romana. La famiglia Bragaglia ha vissuto a Roma dal 1903, in via dei Banchi Vecchi. Frequenta il ginnasio Visconti. Frequenta lo studio di pittura di Amedeo Bocchi e di Umberto Boccioni. Nel 1920 si laurea in giurisprudenza e nel 1923 in filosofia; nello stesso anno muore sua madre. Inizia la carriera dell'insegnamento nei licei statali, che protrarrà fino al 1966. Nel 1926 si sposa con Ines Desideri, detta Nessy. Nel 1918, in via Condotti 21, fu fondata la Casa d'arte Bragaglia dai fratelli Anton Giulio e Carlo Ludovico, galleria d'arte indipendente. Ivi si esposero le opere di Giacomo Balla; Umberto Boccioni, Francesco Cangiullo, Giorgio De Chirico, Antonio Sant'Elia, Fortunato Depero, Mario Sironi, Lorenzo Viani, Julius Evola, Ottone Rosai, Massimo Campigli, Filippo De Pisis.
 

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Alberto Bragaglia è stato un indiscusso artista d’avanguardia del novecento, considerato il teorico più acuto del Futurismo, mente geniale dalla fantasia estetica ma anche “genio incompreso”. Autore delle opere letterarie Panplastica e di Policromia Spaziale Astratta, elaborò con la pittura queste teorie scandendo un ritmo differente dalla “eterna velocità onnipresente” e dalla “violenza travolgente” del Futurismo di Marinetti. Da questa caratteristica nasce l’appellativo di pictor philosophus  che dà l’idea di una mente caratterizzata da una vasta cultura. L’obiettivo dell’associazione Adrenalina (che ha organizzato la mostra a Marino)  punta a far scoprire l’unicità di questo artista probabilmente poco considerato perché non completamente assorbito dal movimento Futurista. La rilevanza dell’evento di spessore internazionale, sarà unica, con la rappresentazione della sua vita mai ripercorsa in precedenza.  Foto Giancarlo Boldacchini
 

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