VICENDE - La rotonda della Madonna del Tufo, da dove Rocca di Papa risplende

Pubblicato: Domenica, 20 Novembre 2022 - redazione attualità

panorama rocca epoca ilmamilioROCCA DI PAPA (attualità) - Uno dei luoghi più cari ai roccheggiani, memoria di un miracolo medievale che affascina da secoli

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Uno dei luoghi più suggestivi di Rocca di Papa è il Santuario della Madonna del Tufo, conosciuto da tutti gli abitanti per il miracolo del viandante. Secondo un’antica tradizione che risale intorno al 1490, un viandante, mentre camminava per il sentiero boschivo lungo il pendio di “Pentima Calvello”, vide un masso di tufo enorme distaccarsi dalle pendici di Monte Cavo e dirigersi minacciosamente verso di lui. In quel frangente, atterrito, invocò l’aiuto della Vergine e il masso di circa 150 quintali si arrestò all'istante risparmiandogli la vita. Per riconoscenza, l’ignoto viandante fece erigere intorno al masso una cappella, divenuta in un secondo tempo l’odierno Santuario.

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Fu il pittore Antonio di Benedetto degli Aquili (1435-1508), detto Antoniazzo Romano, il quale fu uno dei massimi esponenti della scuola romana del Rinascimento, a dipingere l’immagine della Vergine con il Bambino sull’enorme masso di tufo.

In quel periodo il pittore si trovava presso il convento di Palazzolo, dove stava eseguendo alcune pitture murali e anche se non si è a conoscenza della data esatta di costruzione della chiesa, è probabile che risalga agli albori del Cinquecento.

La devozione popolare per la Madonna del Tufo, fu da subito molto sentita dai roccheggiani e si espanse anche nei paesi limitrofi. Nel 1869 la costituenda Pia Unione, promossa dal commendator Michele Stefano De Rossi, geofisico e padre della sismologia moderna, il quale visse per molti anni a Rocca di Papa (LEGGI VICENDE - De Rossi, padre della sismologia moderna. Sul vulcano Laziale per comprendere i terremoti), chiese l'autorizzazione alle autorità vaticane per l’incoronazione della “Sacra Immagine del Tufo”. La richiesta, avanzata da S.E. mons. Nicola Clarelli Paracciani, vescovo di Frascati, venne approvata poco dopo un anno dal Capitolo Vaticano, esattamente l’11 settembre 1870.

Nel 1910 il Santuario venne ampliato e la nuova chiesa realizzata su disegno dell’architetto Don Salvatore Spadaro, fu inaugurata al culto nel 1931.

È stato visitato da San Paolo VI, San Giovanni Paolo II e in forma privata dal Papa emerito Benedetto XVI.

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Allo stesso modo, di fronte al Santuario venne realizzata dalla Società Pro-loco Rocca di Papa, esattamente nel 1912 come ricorda una lapide, l’attuale rotonda panoramica da cui si può ammirare un panorama mozzafiato sul lago di Castel Gandolfo, la residenza estiva dei Pontefici e la campagna romana sottostante.

A tal proposito, Corrado Ricci, fondatore e primo presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte di Roma (1922-1934), il quale amava trascorrere le villeggiature estive nella bella cittadina dei Castelli Romani, ne parlò anche nel quotidiano romano La Tribuna. Nel settembre del 1924 descrisse la rotonda del Tufo come un luogo ameno molto amato dai villeggianti, da cui si potevano ammirare le bellezze della natura come il cielo, i boschi, il lago e i tramonti, il tutto in uno sfavillio di colori tra l’azzurro e il verde che allietano la vista. Anche il drammaturgo e critico d’arte romano Francesco Saverio Kambo (1878-1933), autore di novelle, opere teatrali e libretti d’opera, scrisse sullo storico piazzale della rotonda del Tufo, dal momento che forse le sue opere più interessanti furono proprio le descrizioni dei luoghi e dei paesaggi a lui più cari.

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E così lo descrisse:

“... noi constatiamo, senz’altro, che la visione è tra le più belle del mondo. Chi, anche per una sola volta, contemplò gli orizzonti dal piazzale del Tufo può farci fede. I toni più vari di verde, i colori più accesi e diversi si temprano, si fondono, si acquietano in una luce opalina di sogno”.

Lo storico piazzale alberato, con panchine di tufo, un tipico nasone e uno splendido panorama su Roma e la sua campagna, divenne ben presto il prediletto dai villeggianti e immortalato in molte cartoline d’epoca.

di Flavia Santangeli

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Commenti  

# Massimiliano 2022-11-20 14:22
Bellissima storia e bravissima Flavia ☺️☺️☺️
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# francesco 2022-12-15 21:20
ci si immerge in questa ricercata storia affascina ben illustrata e precisa in tutti i dettagli . complimenti a Flavia
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