La guerra fa schifo, sempre. "Niente di nuovo sul fronte occidentale" ce lo ricorda. Per chi lo avesse dimenticato
Pubblicato: Sabato, 05 Novembre 2022 - redazione attualità
ROMA (cinema) - Su Netflix il film di Edward Berger crudo e diretto, racconta senza fronzoli e con poca poesia la guerra di trincea nella Francia invasa dalla Germania dopo il 1914. C'è spazio per pietà ed umanità, ma solo su quel fronte - praticamente rimasto immobile per anni - morirono 3 milioni di soldati
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Che la storia sia purtroppo maestra di vita, si sa. Ma che allo stesso tempo abbia il drammatico, tragico vizio di ripetersi, evidentemente - come uomini - lo dimentichiamo.
Capace di fare 13 milioni di morti, la stragrande maggioranza dei quali senza alcuna reale ragione, la Prima Guerra mondiale torna ancora una volta sugli schermi in una pellicola destinata a far discutere. E già se ne parla.
Perché "Niente di nuovo sul fronte Occidentale", diretto da Edward Berger e tratto dall'omonimo romanzo di Erich Maria Remarque (1928-1929) è, su Netflix, la cruda rappresentazione di quanto accadde tra il 1914 ed il 1918 in quel fronte Occidentale apertosi dall'invasione tedesca della Francia. Tesi verso Parigi, gli uomini di Guglielmo II (costretto ad abdicare a poche ore dalla firma dell'armistizio valido dalle ore 11 dell'11 novembre 1918) in realtà a non grande distanza dalla Capitale devono arrestare la propria marcia. E da quel momento in poi la linea di un fronte lungo 800 chilometri è destinata nel corso di anni a spostarsi di poche centinaia di metri lasciando però sul campo ben 3 milioni di soldati.
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Paul Bäumer veste il volto dei giovani di quella generazione: non solo dei tedeschi, ma anche dei francesi, degli austriaci, degli italiani, i russi, i britannici. Un oceano di giovani e giovanissimi partiti con l'ardore e la speranza di gesta eroiche e presto scontratisi con una realtà durissima di fango e morte.
Eccola la guerra tanto desiderata, eccola la guerra capace - nella propaganda - di purificare e glorificare nel nome di una Patria che, lontana dal fronte, ignora la puzza della paura, l'odore del sangue, il respiro del terrore.
La vicenda si sviluppa su una doppia linea: quella del fronte, tra sangue e fango, un fronte nel quale Paul perde, uno dopo l'altro, i propri amici. E l'altra, quella dell'alto comando ma anche quella della diplomazia. Eccola la Grande Guerra, eccole quelle trincee che rivediamo drammaticamente in questi mesi in Ucraina.
Il fango di ieri è il fango di oggi, il sangue di ieri è lo stesso sangue di oggi. E la storia ce lo dice, ce lo grida nei colori di una Grande Guerra che assomiglia così tanto agli orrori delle guerre di oggi.
Niente di nuovo sul fronte Occidentale
2022
Regia di Edward Berger
VOTO: 8,5
