La tecnologia avanza veloce ma il Codice a barre è immortale e compie 70 anni
Pubblicato: Martedì, 11 Ottobre 2022 - redazione attualitàROMA (tecnologia) - Ancora oggi diffuso ed utilizzatissimo in tutto il mondo: fu una vera rivoluzione
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In un mondo che corre veloce anche e soprattutto sul piano tecnologico (applicato poi ad ogni ambito di vita, quello bellico anche purtroppo), ci sono poche invenzioni che sopravvivono a lungo e che, in questo contesto, sanno essere sempre al passo con i tempi.
Se sono passati i giradischi, le musicasette, i telefoni a gettoni, le cassette delle lettere (LEGGI Poste italiane dismetterà migliaia di "buche delle lettere": ne resteranno meno di 30mila), ma anche la prima seconda generazione di personal computer, stampanti e pure cellulari, c'è qualcosa che continua ad essere attualissima.
E' il caso del codice a barre, elemento familiarissimo ad ognuno di noi che in questi giorni compie addirittura i suoi primi 70 anni di vita.
Ideato e perfezionato dagli statunitensi Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, il codice a barre - che rappresentò una clamorosa rivoluzione in ambito di operazioni di logistica e di cassa (e non solo) - fu brevettato nel 1952 anche se si sarebbero dovuti attendere 22 anni per una sua effettiva applicazione di massa.
Il punto critico della bella invenzione fu a lungo, per limiti tecnologici, di adeguati lettori laser in grado di decodificare il codice contenuto nella serie di barre verticali.
Da decenni il codice a barre si trova su ogni prodotto che ci capita tra le mani.
Anche se in questi ultimi 10-15 anni è sempre pià diffuso il codice QR (che può essere considerato uno dei successori bidimensionale del codice a barre), l'invenzione di Woodland e Silver resta attualissima ed affatto destinata all'obblio.
Anzi.