Le scuderie Aldobrandini si preparano per la manifestazione enologica “Il Frascati incontra… la Francia”

Pubblicato: Lunedì, 03 Ottobre 2022 - Redazione attualità

FRASCATI (attualità) - Intervista all'assessore all'Agricoltura Claudio Cerroni

ilmamilio.it - contenuto esclusivo 

Sabato prossimo inizierà la manifestazione enologica “Il Frascati incontra… la Francia” che si svolgerà per due giorni presso le scuderie Aldobrandini. Un sorprendente ed inedito accostamento tra i nostri vini, quelli della Loira e della Borgogna.

LEGGI Frascati | "Il Frascati incontra la Francia": viaggio tra i vini della Loira e quelli castellani

Per saperne di più ilmamilio.it ha intervistato l’assessore all’Agricoltura Claudio Cerroni molto attivo nella realizzazione dell’evento.

Assessore, prima di tutto, perché questo evento?

“L’evento trova la sua motivazione ideale nella stessa visione della città che questa maggioranza ha fatto propria. Fin dalla campagna elettorale ci siamo posti come obiettivo quello di valorizzare le peculiarità e le tradizioni cittadine dandogli nuovo slancio e nuova vitalità, proiettandole quindi nel futuro”.freeTime1 ilmamilio

È così importante il vino per la città di Frascati?

“Frascati è città del vino e come scriveva Romano Mergè: “il vino è l’anima liquida della città…” lasciandoci intendere che dalla produzione vitivinicola derivano gli sviluppi non solo del migliore tessuto produttivo cittadino, ma anche del tessuto sociale, che si è modificato e ampliato nel tempo grazie alle maestranze richieste dal settore agricolo”.

In che senso il vino ha plasmato il tessuto sociale?

“Il discorso è lungo e complesso, per avere un’idea di ciò che voglio intendere mi limiterei ad analizzare i tempi recenti. Dall’Unità d’Italia al primo decennio del Novecento si ha un forte flusso di immigrazione proveniente dalla Ciociaria e dalle Marche, tale flusso è motivato dai lavori agricoli. L’inchiesta parlamentare Jacini, alla fine dell’Ottocento, parla della diffusione di una floridissima coltura della vite, che caratterizza il paesaggio frascatano e dei Castelli Romani più in generale. Dopo la seconda guerra mondiale si ha un nuovo flusso di immigrazione che interessa anche le genti provenienti dall’Abruzzo, sempre legato alla lavorazione agricola, rappresentata soprattutto, come sottolineato dall’inchiesta parlamentare, dalla viticoltura”.vivace campo grottaferrata banner ilmamilio

Cosa vuol dire questo?

“Che una buona parte dei frascatani, delle ultime generazioni, se iniziassero a fare qualche domanda in casa o a sfogliare qualche album di famiglia potrebbero trovare quasi sicuramente un nonno o un bisnonno dedito alla lavorazione della vite e del vino, perché le radici della comunità frascatana affondano nell’humus fertile della produzione vitivinicola”.

Torniamo all’evento di sabato, com’è nata l’idea?

“L’idea è figlia dell’onda lunga di “Vinalia Priora”, in tale occasione Paolo Gherardi De Candei mi ha proposto di realizzare questo evento, l’idea mi è sembrata interessante; l’ho condivisa con il Consorzio di Tutela Denominazioni Vini Frascati e l’amico e collega Alessio Ducci, delegato alle attività produttive; abbiamo poi aperto un tavolo di lavoro con tutti quelli che potevano essere interessati e il Consorzio ha avuto la lungimiranza di non lasciarsi sfuggire questa occasione, ma di farla propria, così con il Presidente Felice Gasperini abbiamo messo a punto i dettagli e Alessio Ducci si è preoccupato della partecipazione della ristorazione locale. La politica ha avuto un ruolo di mediazione e sintesi tra i molti attori coinvolti per la riuscita dell’evento”.colline nuoto6 ilmamilio

Qual è l’obiettivo dell’evento?

“Prima di tutto di far passare ai partecipanti due belle giornate, poi di ospitare e incontrare i vini della Borgogna e della Loira raccontati da personaggi mito del mondo vitivinicolo francese come Jacky Rigaux e Christian Roger. Credo che Frascati città del vino debba iniziare ad intendersi non solo per l’importante produzione vitivinicola, ma anche perché Frascati deve avere la capacità di diventare un punto di riferimento per i principali eventi enologici regionali che possano, come in questo caso, ambire ad avere importanza internazionale, visto che nel Lazio ci sono tre DOCG e ben due portano il nome di Frascati (Frascati Superiore DOCG e Cannellino di Frascati DOCG). Questi eventi qualificano ancor più il nostro vino, ma anche la ristorazione, il turismo e la cultura… perché dentro una bottiglia di Frascati non c’è un prodotto, ma la storia della nostra comunità, quella storia senza la quale oggi non saremmo ciò che siamo”.