Le mille facce del gioco in Europa: tra differenze e somiglianze

Pubblicato: Lunedì, 03 Ottobre 2022 - redazione attualità

ROMA (attualità) - Ogni Paese ha le sue peculiarità ma su alcuni aspetti ci si sta allineando

ilmamilio.it

Casinò e giochi proposti si distinguono in ogni Paese e non solo per la lingua in cui sono disponibili. Le diversità nascono da fattori culturali e dalle leggi imposte dai singoli governi. Però, negli ultimi anni, inizia ad avanzare una tendenza di condivisione e di idee comuni.

Prima tra tutte la campagna per favorire il gioco responsabile e solo per puro divertimento, come dovrebbe sempre essere.

Secondo le previsioni di mercato, l’industria del gambling online in Europa non fermerà la sua crescita nel prossimo futuro. L’EGBA (European Gaming and Betting Association) parla di entrate per circa 99 miliardi di dollari lordi.

Un unico mercato, leggi diverse

Il gioco d’azzardo è di casa nel Vecchio Continente, infatti, non c’è un Paese che non possa vantare una lunga tradizione nell’ambiente. Ad esempio, l’Italia ha dalla sua parte il primo casinò della storia, precisamente a Venezia nel 1638. O ancora la Francia che, invece, è la patria di diversi giochi da casinò tipici, come la Roulette.

Con l’arrivo dei casinò online, le leggi hanno dovuto subire diversi cambiamenti per tenersi al passo con i tempi. Nel 2001, Malta è stata la prima a proporre delle normative per il gambling sul web, gli altri Stati hanno pian piano iniziato a seguire il suo esempio.

Infatti, solo poco dopo in Italia, si inizia a parlare anche di ‘gioco a distanza’, con riferimento alle scommesse piazzate telematicamente. Già nel ’05, i casinò online sono ufficialmente posti sotto la supervisione dell’Agenzia delle Dogane, che se ne occupa tutt’ora.

Germania

Nel 2008, mentre molti altri Paesi stavano già muovendo i primi passi in questo settore, la Germania decise di vietare ogni forma di gambling sul web, fatta eccezione per alcuni tipi di scommesse sportive. Dopo aver ricevuto un richiamo da parte della Corte di Giustizia dell’UE, il Paese ha iniziato ad aprirsi pian piano a questo mondo, fino ad arrivare al GlüNeuRStv del 2021.

Francia

Anche qui l’apertura nei confronti del gioco online è avvenuta dopo un richiamo da parte dell’UE. Solo nel 2010 si iniziano a vedere degli spiragli di luce per il settore, quando viene emanato il cosiddetto French Gambling Act e viene istituita la ANJ (Autorité Nationale de régulation des Jeux). È questo ente a rilasciare la licenza agli operatori che desiderano operare in Francia, aprendo un casinò online.

UK

Il Regno Unito è tra i mercati più importanti nel Vecchio Continente, nonché uno dei leader nel settore. Secondo gli esperti, il mercato del gambling inglese crescerà di 2.83 miliardi di dollari entro il 2026. Nel 2005, il Gambling Act diventa legge con l’obiettivo di regolamentare il gioco su Internet. A gestire il gioco d’azzardo sia online che non è la UK Gambling Commission.

Le somiglianze negli obiettivi

Negli ultimi anni, si sono iniziati a delineare degli obiettivi comuni per quel che riguarda il gioco d’azzardo in tutti i Paesi sopracitati e, più in generale, in Europa.

Primo tra tutti, l’incoraggiamento verso il gioco responsabile in particolare da Italia e UK, che forniscono diversi strumenti ai consumatori locali per combattere la ludopatia. Simile anche l’assoluto divieto di gioco per ogni minorenne, molti dei Paesi indicati richiedono, infatti, di confermare la propria identità prima di poter creare un account.

Come in Italia, si inizia poi a pensare di impedire la pubblicità legata al gioco o alle scommesse. Nel Bel Paese sono vietate in ogni modo e maniera, mentre la Germania ha imposto un divieto parziale non consentendo pubblicità simili dalle 06:00 alle 21:00.

Quanto sono diversi i casinò?

Le differenze sostanziali tra i casinò online italiani e quelli di altri Paesi si vedono soprattutto nei giochi proposti. UK e Italia hanno una selezione più ampia e variegata, sia per quanto concerne i giochi sia le scommesse sportive.

Nell’ambito betting, in Germania non si può ancora scommettere su sport virtuali e ancora non si sa cosa ne sarà degli eSports in questo senso. Invece, gli operatori nostrani propongono poi dei giochi che si potrebbero definire italianissimi, come:

D’altro canto, il range di giochi proposti in Francia non è molto diversificato, sono legali solo:

Conclusioni

Con l’apertura nei confronti dell’industria che si sta verificando, a livello di giochi presenti le differenze tra casinò made in Italy e stranieri diminuiscono. A distinguere gli operatori italiani è la licenza ADM e le sicurezze che ne derivano. Anche la tassazione stessa in Italia è molto diversa, non andando ad impattare le vincite dei giocatori, ma i gestori.

L’Italia è l’esempio perfetto di come regole severe possano comunque portare una certa libertà nel mercato e ad un gioco sicuro.