Il giorno che il padre dell'interpretazione dei sogni entrò nel suo sogno eterno
Pubblicato: Venerdì, 23 Settembre 2022 - redazione attualitàROMA (attualità) - Il 23 settembre 1939, a pochi giorni dall'inizio della Seconda guerra mondiale, scompariva il fondatore della psicoanalisi Sigmund Freud
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Quando il 23 settembre 1939 al culmine di una terribile malattia Sigmund Frued esalò tra i "fumi" della morfina l'ultimo respiro, era già ampiamente entrato nella storia.
Il padre dell'inconscio, della psicoanalisi e dell'interpretazione dei sogni scompariva nei tragici giorni che segnavano l'inizio della Seconda Guerra mondiale, all'età di 83 anni ed al termine di una vita ricca di intuizioni, di studio e di influenze sui suoi colleghi e su una branca della scienza e della ricerca che fino a Freud mai era stata accettata come tale.
Vero e proprio monumento vivente, nel suo studio di Vienna Freud seppe ideare, teorizzare e definire fino a fornire ampie dimostrazioni, la psicoanalisi come approccio, come metodo e come strumento per comprendere a fondo i processi che regolano il nostro pensiero, sia quello conscio che, soprattutto, quello inconscio.
Per riferirci al meme pubblicato qui sopra, Freud è universalmente riconosciuto come "quello bravo", per quanto poi le sue teorie (alcune rimasti tali, come peculiarità di un settore della scienza nel quale si continua ad indagare) sia state ampliate, evolute ed ulteriormente indagate dai suoi colleghi ed allievi, uno su Jung.
Interessanti, a tal proposito ("quello bravo") alcune delle frasi più celebri di Freud:
- "Il successo non va di pari passo con il merito. L'America non ha preso il nome da Colombo";
- "Esistono due modi per essere felici in questa vita, uno è di diventare un idiota e l'altro è di esserlo";
- "Le emozioni non espresse non muoiono mai. Loro sono sepolte vive e verranno fuori nei modi peggiori".
Quest'ultimo aforisma è probabilmente una delle colonne sulle quali si fonda la sua interpretazione dei sogni.