Il 22 settembre 2000 l'ultima Fiat 126 prodotta. Fu presentata 50 anni fa, ideata dal figlio di Manzù
Pubblicato: Giovedì, 22 Settembre 2022 - redazione attualitàROMA (tecnologia) - Erede della 500, è stata venduta in 4,6 milioni di esemplari. Dal 1979 la Fiat trasferì la produzione in Polonia
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Il 22 settembre del 2000 in Polonia veniva prodotto l'ultimo dei circa 4,6 milioni di esemplari venduti della Fiat 126.
Esattamente 22 anni cessava di essere costruita una delle auto simbolo degli anni '70 e protagonista della motorizzazione di quella Polonia che, ancora stretta nell'alleanza orientale del Patto di Varsavia, trovò nella piccola utilitaria Fiat quello che in Italia era stata la Fiat 500 negli anni '50.
Un'auto dall'indubbio successo, piccola e compatta ma più abitabile rispetto alla sorella maggiore 500: identica però tra i due modelli erano la meccanica e la iniziale motorizzazione di 594 centimetri cubici per 23 Cavalli, raffreddato ad aria.
L'auto, che avrebbe dovuto sostiture proprio la fortunatissima Fiat Nuova 500 (che alla fine della sua carriera, nel 1975 con oltre 5,2 milioni di esemplari venduti), venne presentata nel Salone dell'automobile di Torino il 1 novembre 1972, praticamente 50 anni fa. Ad idearla era stato nel 1968 Pio Manzù, figlio dello scultore Giacomo Manzù. L'allora giovanissimo designer aveva pensato ad un'auto che, superando il modello predecessore, potesse dare un segno di modernità e progresso: la Fiat, soddisfatta del risultato, gli affidò anche il disegno della 127.
Un'esistenza sfortunata quella di Pio: ad appena 30 anni, il promettente designer morì in un incidente d'auto mentre era alla guida della 500 della moglie nei pressi di Torino. Non potè mai vedere le sue creazioni realizzate.
Il papà Giacomo, invece, celebre scultore, scomparso nel 1991 e sepolto ad Aprilia, è legato in qualche modo ai Castelli romani ed a Frascati in particolare: nel 1999 l'imprenditore dei mobili Costantino Paoletti comprò una sua celebre scultura in bronzo che è ancora oggi possibile ammirare all'interno del cortile dell'ex molino Nobiloni, oggi mobilificio Paoletti a Frascati.
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La 126 viene prodotta in molte versioni e con un ottimo successo. Nel 1979 la Fiat trasferisce la produzione anche in Polonia, dove l'auto viene assemblata in due differenti stabilimenti e proprio in Polonia vengono prodotti ben 3,3 milioni di esemplari. Questi modelli riportano la scritta "FSM".
Nel 1987, dopo il buon risultato del modello "Personal" (maggiormente rifinita), vede la luce la 126 bis, che presenta al posto del tradizionale motore, un motore a sogliola che consente di avere un vano di carico anche posteriormente aumentando la capacità di trasportare materiali sulla piccola auto. La 126 bis ha una cilindrata di 704cc ed una potenza di 26 cavalli ed è capace di raggiungere la velocità di 116 chilometri orari.
Auto del popolo amata e diffusa ma non come la 500, la 126 è ancora oggi modello che di tanto in tanto si può trovare sulle nostre strade. Col suo smarmittare caratteristico, ha saputo accompagnare la difficile transizione della nostra Nazione attreverso i complicati anni '70, lasciando poi spazio alla Fiat Panda.
L'ultima 126 commercializzata in Europa occidentale è del 1991 ma l'auto, come visto, continua ad essere prodotta in Polonia.
Fino al 22 settembre di 22 anni fa.