STORIE & METALLO - Quando Guglielmo II di Germania visitò Umberto I a Roma rinsaldando la Triplice Alleanza

Pubblicato: Sabato, 10 Settembre 2022 - Marco Caroni

umberto guglielmo1 ilmamilioROMA (storie & metallo) - L'11 ottobre 1888 l'imperatore viene accolto alla stazione Termini del Capo del Regno d'Italia. Un incontro atteso e celebrato

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Ad inizio autunno 1888 Roma è in fermento. La fresca Capitale del giovane Regno d'Italia si appresta ad una visita di rilievo. Dalla Breccia di Porta Pia sono trascorsi 18 veloci anni.

E sono trascorsi dieci anni esatti dalla scomparsa di due grandi protagonisti della "questione romana": Vittorio Emanuele II primo Re d'Italia e tra gli assoluti protagonisti del Risorgimento ed il suo grande avversario, quel Pio IX passato alla storia come l'ultimo Papa Re.

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In arrivo nella Capitale è il capo di uno dei due Imperi con i quali, nel 1882, l'Italia ha stretto il Patto della Triplice Alleanza. Alla stazione Termini è atteso l'imperatore di Germania Guglielmo II, salito al trono pochi mesi prima (15 giugno) nel momento della morte dello sfortunato padre Federico III, morto dopo appena 99 giorni di regno.

Re Umberto, invece, gode di una popolarità a corrente alternata nonostante la Regina Margherita (quella della pizza...), di contro sia una figura che gli italiani apprezzano.

La stazione Termini che accoglie l'imperatore Guglielmo II e suo fratello Enrico una quindicina di anni prima è stata trasformata nello splendido tempio ferroviario validato da Papa Pio IX ed ideato dall'architetto Bianchi: Re Umberto attende il suo prestigioso ospite sulla banchina e, una volta arrivati, in un folto corteo attraversa piazza Esedra e via Nazionale addobbate a festa fino al Quirinale.

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Guglielmo II ha raccolto da pochissimi mesi l'eredità non tanto dello sfortunato padre quando del nonno, Guglielmo I, primo imperatore di una Germania ritrovatasi potente e finalmente unita dopo la straordinaria vittoria di Sedan, conquistata in terra di Francia negli stessi giorni in cui a Roma si apriva la Breccia (1870).

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Il 1888 d'altra parte è un anno niente male. Detto della salita al trono dell'imperatore che guida la Germania sino alla sconfitta nella Prima Guerra mondiale, negli stessi mesi viene depositato il brevetto per il grammofono, a Washington viene fondata la National Geographic society ed in Inghilterra nasce la Football League, il primo campionato di calcio al mondo. A dire la verità la prima società di calcio, lo Sheffield FC, era stato fondato addirittura nel 1857 mentre in Italia bisogna attendere il 1893 per vedere nascere il Genoa Cricket and Football club, fondato comunque da un gruppo di inglesi.

Proprio nelle settimane precedenti all'arrivo di Guglielmo a Roma, negli Stati Uniti viene fondata la Kodak mentre già da agosto Londra è percorsa da una scia di sangue e terrore firmata da Jack lo Squartatore. Cinque vittime accertate ed almeno il triplo che gli possono essere attribuite. Sconosciuta resta però la sua identità.

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Vignetta pubblicata il 29 settembre 1888 dopo il misterioso assassinio di Whitechapel attribuito a Jack lo Squartatore (Jack the ripper)

TRIPLICE ALLEANZA - Guglielmo II ed Umberto I sono due regnanti destinati a guidare Germania ed Italia ancora per diversi anni. Si conoscono poco ma hanno parecchio da dirsi. Il patto originario firmato nel 1882 scricchiola perché Italia ed Austria hanno diversi punti di attrito e solo il solito grande ed astuto lavoro del Cancelliere Otto von Bismarck - ideatore dei "patti bilaterali" e comunque nel perimetro della Triplice - ha portato Italia, Austria e Germania a rinsaldare le propria alleanza il 20 febbraio 1887.

Per Guglielmo II, dunque, che l'anno precedente non poteva immaginare che sarebbe toccato a lui gestire l'Impero così a breve, si tratta di uno dei primissimi viaggi internazionali da Imperatore.

La Roma che lo accoglie è una città che seppur eterna e lenta ai cambiamenti, è in forte fermento e trasformazione. Lo stesso palazzo del Quirinale all'arrivo dei Savoia, nel 1871, subisce profonde trasformazioni. Per la prestigiosa occasione la Capitale è vestita a festa, addobbata con strutture provvisorie ed anche il Campidoglio, illuminato dalla luce elettrica, è scintillante. Il 12 ottobre Guglielmo II fa visita anche al Papa, Leone XIII, in Vaticano, rinsaldando così una vicinanza mai rinnegata nonostante le differenti confessioni.

Tra le ultime tappe della visita romana di Guglielmo c'è la grande rivista militare a Centocelle dove l'imperatore assiste ad alcune esercitazioni dell'Esercito Regio. Quindi il breve viaggio a Napoli il giorno 16 e la ripartenza per la Germania, sempre via treno dalla Stazione Termini, il 19 ottobre 1888.

Quell'alleanza poi rinsaldata e rivista per almeno altre due volte, resisterà formalmente fino al 24 maggio del 1915 quando, a quasi un anno dall'attentato di Sarajevo e dall'inizio della Prima Guerra mondiale, anche l'Italia abbraccerà le armi. Contro uno dei suoi alleati nella Triplice, varcando il Piave.

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LA MEDAGLIA - Nella non scarna varietà di medaglia sulla tematica della Triplice alleanza, quella proposta ricorda proprio la visita di Guglielmo II a Roma (11-19 ottobre 1888).

La medaglia (rara), in metallo bianco, pesa 136 grammi per un diametro non trascurabile di 70,5 millimetri.

Al dritto, sotto le ali di un Genio, ecco gli ovali che comprendono i volti di Umberto I a sinistra e Guglielmo II a destra: sotto di loro le rispettive corone.

Al rovescio, in alto campeggiano le due aquile: quella sabauda e quella imperiale germanica che posano su un ampio cartiglio riportante l'iscrizione "MDCCCXXXVIII - Guglielmo II e Umberto I convennero in Roma affermando la fratellanza di due grandi Nazioni nelle intangibili vittorie della civiltà".

In basso una figura allegorica del fiume Tevere, con sullo sfondo la Lupa capitolina, il Colosseo ed i Fori.

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