Carlo III oggi proclamato Re. Da Vittoria a... Giorgio VII: dai Sassonia-Coburgo-Gotha agli Windsor
Pubblicato: Sabato, 10 Settembre 2022 - Marco CaroniROMA (attualità) - Un'attesa infinita ed una storia appassionante ed intricata. La casa reale britannica ha sempre il suo enorme fascino
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Con l'annuncio fatto dall'araldo dal balcone di St James Palace, da oggi Carlo III è ufficialmente il nuovo Re d'Inghilterra, Gran Bretagna ed Irlanda del Nord e Capo di tutti i Paesi del Commonwealth che, come noto, comprendono anche grandi Stati come il Canada e l'Australia.
Erano esattamente 337 anni che la Gran Bretagna non aveva un Re di nome Carlo: il suo predecessore "diretto" è Carlo II Stuart, le cui vicende personali meriterebbero un lungo approfondimento ma basti dire che in questi oltre 3 secoli di storia britannica ed europea di cose ne sono cambiate. Sotto il regno di Carlo II Londra subì l'arrivo della peste nel 1665 e, l'anno dopo, del celeberrimo grande incendio.
Carlo III, che fino oggi tutti abbiamo conosciuto come il timido, introversp e certo non empatico principe Carlo, è stato il principe ereditario più longevo della storia britannica. Prima di lui nessuno aveva dovuto attendere così a lungo per diventare Re.
La proclamazione svoltasi oggi a St James Palace è stata trasmessa per la prima volta in diretta TV. 70 anni fa, quando toccò ad Elisabetta II dopo la morte dell'amato padre Giorgio VI (1952), sarebbe stato praticamente impossibile.
Come noto, però, per l'incoronazione di Carlo III bisognerà attendere diversi mesi. Elisabetta II, diventata regina il 6 febbraio del 1952, fu incoronata il 2 giugno 1953, ben 16 mesi dopo. Giorgio VI attese molto meno: diventato Re l'11 dicembre 1936, fu incoronato il 12 maggio 1937.
Il suo predecessore, il fratello Edoardo VIII, diventato Re il 20 gennaio 1936 (alla morte del padre, Giorgio V), non fu mai incoronato per aver abdicato - al culmine della crisi istituzionale aperta dalla ferma volontà del monarca di sposare l'amata Wallis Simpson - l'11 dicembre dello stesso anno.
Una foto da vero album di famiglia della casa reale britannica: la Regina Vittoria (1837-1901) con alle sue spalle il figlio Edoardo VII (1901-1910), il figlio di questi Giorgio V (1910-1936) e un piccolo Edoardo VIII (1936).
DA SASSONIA-COBURGO-GOTHA A WINDSOR-MOUNTBATTEN - La storia è nota ma siccome vecchia più di un secolo, non tutti la conoscono.
Quello che si ritiene un nome simbolo della Gran Bretagna e delle monarchie mondiali è solo un nome scelto a tavolino. Accadde che all'inizio dell'estate 1917, in piena Prima Guerra mondiale, gli aerei tedeschi (dopo le incursioni dei dirigibili Zeppelin due anni prima) bombardarono Londra portando, tra l'altro, proprio il nomignolo "Gotha" perché costruiti in quella regione tedesca. Il nome della casata reale britannica, all'epoca, Sassonia-Coburgo-Gotha, era quello derivato dai molti incroci dinastici ottocenteschi che avevano portato, a più riprese, a numerosi punti di contatto tra i regnanti inglesi e quelli germanici.
Uno su tutti, ma solo a titolo di esempio, valga ricordare che la primogenita della Regina Vittoria, Vittoria a sua volta, non più destinata al trono nel momento della nascita del fratello maschio Alberto Edoardo (poi dal 1901 al 1910 Re Edoardo VII), era stata data in sposa a quello che sarebbe diventato il secondo imperatore di Germania, Federico III. Il matrimonio tra Vittoria e Federico fu celebrato nella cappella reale del St. James's Palace (il medesimo palazzo da cui oggi Carlo III è stato proclamato re), il 25 gennaio 1858. La fortuna da regnante di Vittoria di Sassonia-Coburgo-Gotha (appunto il nome della casa reale britannica) fu brevissima e durò poco più di tre mesi dal 9 marzo al 15 giugno 1888, data della morte di Federico III.
Ebbene, nell'estate 1917, Re Giorgio V fu costretto con un ordine in consiglio (un proclama) a rinnegare questa discendenza germanica e a ribattezzare (prerogativa di ogni regnante britannico) la casa reale come Windsor, in omaggio ad uno dei castelli reali.
Windsor, dunque, sono stati lo stesso Giorgio V (dal 1917 al 1936), Edoardo VIII, Giorgio VI, Elisabetta II e Carlo III.
Per la verità la Regina Elisabetta II l'8 febbraio 1960 decretò che i suoi altri discendenti di linea maschile (fatta eccezione per la famiglia reale e le altezze reali, ovvero principi e principesse) dovessero avere come nome Mountbatten-Windsor.
La decisione di Elisabetta, non certo non criticata, fu resa in onore del marito principe Filippo ma soprattutto sulla spinta dello zio di questi, l'ammiraglio Lord Louis Mountbatten (ucciso dall'IRA nel 1979) desideroso di dare un'aurea reale al nome della sua famiglia.
Nella diretta del primo discorso di oggi in palazzo St James, a Londra a colpire non sono solo le immagini del nuovo sovrano, ormai anziano ed appesantito dagli anni e dall'attesa, quasi più noto per le sue non semplici vicende amorose (che hanno ricordato un po' quelle della zia Margareth e del capitano Peter Townsend, pilota eroe di guerra ma già con un matrimonio alle spalle) che per le sue altre doti.
A colpire infatti è stata anche quell'inquadratura - qui sopra riprodotta - nella quale compaiono anche Camilla (75 anni), sposa di Carlo in secondo nozze, e il principe William (40 anni), duca di Cambridge, diventato ora il primo in linea di successione dinastica. A lui, nell'ordine delle cose, spetterà il titolo di William V (il suo predecessore William IV, era lo zio della Regina Vittoria, morto nel 1837): dietro di lui, in linea di successione dinastica ci sono i figli George (9 anni, che sarà teoricamente Giorgio VII), Louis (4 anni) e Charlotte (7 anni).