L’ex sindaco marinese Desideri deposita ufficialmente ricorso al TAR contro Di Maio e Tabacci per “plagio politico”

Pubblicato: Mercoledì, 24 Agosto 2022 - Redazione politica

MARINO (politica) - L’ex sindaco di Marino e consigliere regionale del Lazio sostiene che la denominazione “Impegno Civico” non potesse essere utilizzata da parte di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci, in quanto esiste già un’associazione civico – politica con lo stesso nome. Quest’ultima è stata costituita nel 1994 con atto notarile a Marino ed ha partecipato ad elezioni amministrative presentando proprie liste e candidati nel 1996, 2000 e 2003 eleggendo consiglieri comunali, circoscrizionali ed addirittura lo stesso Fabio Desideri alla carica di sindaco e consigliere regionale

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Il dottor Fabio Desideri ha depositato questa mattina, presso il Tribunale Amministrativo per il Lazio, il ricorso avverso la presentazione delle liste di “Impegno Civico” in vista delle prossime elezioni politiche di domenica 25 settembre.

L’ex sindaco di Marino e consigliere regionale del Lazio sostiene che la denominazione “Impegno Civico” non potesse essere utilizzata da parte di Luigi Di Maio e Bruno Tabacci, in quanto esiste già un’associazione civico – politica con lo stesso nome. Quest’ultima è stata costituita nel 1994 con atto notarile a Marino ed ha partecipato ad elezioni amministrative presentando proprie liste e candidati nel 1996, 2000 e 2003 eleggendo consiglieri comunali, circoscrizionali ed addirittura lo stesso Fabio Desideri alla carica di sindaco e consigliere regionale.colline centroEstivo22 ilmamilio

“In considerazione di quanto stabilito dalle norme elettorali, riteniamo – ha spiegato Desideri - che il 21 ed il 22 agosto scorsi non potessero essere presentate, da parte del Ministro Di Maio e del Sottosegretario Tabacci, le liste di Impegno Civico a queste elezioni politiche, utilizzando la definizione identificativa in oggetto, per la quale erano stati in precedenza formalmente diffidati dai nostri legali. La parola ora passa ai magistrati ai quali abbiamo chiesto l’immediata pronuncia inaudita altera parte che consenta di bloccare – se possibile - il materiale di cui all’art. 7 della legge 74 del 2004, e per conseguenza di valutare l’intera vicenda ed emettere la loro decisione, che considereremo con attenzione. La cosa che più dispiace – ha aggiunto Desideri – è aver constatato che in questa vicenda, sia il ministro Di Maio che il Sottosegretario Tabacci, ma anche tutti i candidati di questa lista, pur avendo avuto ampia conoscenza del problema, ed essendo stati anche da noi formalmente diffidati a non utilizzare la definizione Impegno Civico, abbiano proceduto con la loro azione, incuranti della storia e del vissuto di tante donne ed uomini che negli anni trascorsi hanno partecipato -nei territori - questa esperienza. Indipendentemente dalla decisione dei Magistrati, che dichiariamo di rispettare sin da ora, in questa campagna elettorale, in ossequio alle leggi vigenti, saremo a disposizione - come liberi cittadini - di chiunque vorrà ascoltare le nostre argomentazioni, al fine di formarsi un’idea più compiuta delle ragioni che ci hanno indotto ad avviare questa iniziativa” ha concluso Desideri.

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