Elezioni | Candidature di servizio, l'inaccettabile schiaffo alla politica rappresentativa
Pubblicato: Lunedì, 22 Agosto 2022 - redazione politica
FRASCATI (politica) - Anche ai Castelli sono molte, con nessuna speranza di essere eletti
ilmamilio.it - contenuto esclusivo
Le chiamano "candidature di servizio" ma non sono altro che il tangibile segno della sconfitta della politica rappresentativa. Figlie della mostruosa legge Elettorale con la quale ancora una volta gli italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni Politiche del 25 settembre.
In un sistema elettorale oggettivamente complesso, zoppo ed decisamente indigesto agli elettori che si vedono costretti ancora una volta a mettere la croce su un simbolo piuttosto che scrivere anche un nome, ecco dunque che quelle che vengono definite "candidature di servizio" non sono altro che il modo meno nobile di riempire le liste.
Per quale motivo?
La speranza dei partiti è che comunque anche il "candidato di servizio", proprio perché disposto a mettersi al servizio del partito, abbia voglia ed energie (spesso anche economiche) per portare acqua al mulino. Ma quale mulino?
Possibile credere che dei "candidati servitori (di servizio)" i partiti possano poi ricordarsi al momento di ripartire eventuali incarichi o poltroncine.
Ai Castelli romani, che vedono come parlamentari uscenti Bruno Astorre, Emanuele Dessì (Senato), Maria Spena e Marco Silvestroni (Camera), le candidature di servizio sono molte.
Dopo il taglio dei parlamentari, come noto, ci sono da eleggere in tutto 400 deputati e 200 senatori. rispetto ai 630 deputati e i 315 senatori di prima.
In questo quadro, il sistema vigente consente già ad alcuni (ad esempio Bruno Astorre per il Pd e Marco Silvestroni per FdI, con quest'ultima candidatura comunque ancora da confermare oggi) di considerarsi eletti. Come noto - nella parte proporzionale delle attribuzioni dei seggi (due terzi dei posti a disposizione) decide l'ordine di lista. A seconda dei seggi ottenuti, si scala lungo l'elenco depositato.
Come a dire che chi sta dietro non ha alcuna speranza. La candidatura di servizio, per l'appunto.
Si potrebbe eccepire: anche anche elezioni Regionali e Comunali ci sono i famosi "riempi lista". E' vero: ma anche l'ultimo dei riempi lista, il cugino dello zio del cognato residente a Taormina o a Innsbruck, ha comunque la possibilità teorica - se votato dagli elettori attraverso l'istituto della "preferenza" (la famosa araba fenice delle Politiche) - di essere eletto.
Ecco: di candidature di servizio (ben diverse dalle candidature impossibili, ad esempio quelle per i collegi maggioritari uninominali) se ne può serenamente fare a meno.
Commenti
Dov'era la Redazione politica prima della caduta del governo del migliore d'Italia? maddddddddai Redazione politica
Selezionare tempi&luoghi per denunciare, senza citare
A che gioco giochiamo?
Non è partita la campagna elettorale per le POLITICHE NAZIONALI che u giornali giornaloni giornalini giornaletti "ONLINE" spin doctors sono già all'opera
E le TV asservite ai poteri forti contro la maggioranza dei CITTADINI liberi di testa&tasca
A Gtf la campagna elettorale per le POLITICHE NAZIONALI non si può fare e neppure parlarne, è accettabile?
Tutti contro tutti in ITALIA e ISOLE comprese, mentre a Gtf tutti buoni tutti zitti altrimenti arriva il 6° COMMISSARIO
a rompere il FAVOLOSO risultato
Mi ricordavo di quando andavo a scuola e mi si diceva, che v
bisogna partecipare per decidere il nostro futuro.
Oggi hanno già deciso alcuni e mi sento preso in giro(una volta si diceva preso per il c...o).
Non voto e fate tutti quasi pena.
Tanto affogate anche Voi furbi.
Tanto anche NOI furbi affogheremo
oravia sta messo proprio male
Non solo quando ha avuto il dubbio se andare o meno a votare, un dubbio generale, ma soprattutto quando si lascia andare ad insultare quelli che invece il dubbio non ce l'hanno mai avuto
Forse se i dubbiosi soprattutto tornassero a votare in massa, il futuro potrebbe essere diverso da questo
Quelli che ci prendonobper il c..o si augurano che a votare vadano meno Cittadini liberi di testa e tasca, perché agli altri ci hanno già pensato
oravia decidi se vuoi farti ancora pena, di pensare di essere furbo oppure di andare a votare liberamente senza seghe mentali