Bollette, il grido di allarme dei commercianti: “Cifre triplicate rispetto a un anno fa, così è impossibile”

Pubblicato: Venerdì, 19 Agosto 2022 - Fabrizio Giusti

CASTELLI ROMANI (attualità) - Molte attività in difficoltà di fronte agli aumenti

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Bollette di luce e gas raddoppiate e persino triplicate rispetto ad un anno fa. Anche nei Castelli Romani il grido di allarme dei commercianti si fa forte. In molti, già colpiti duramente dal periodo pandemico e dalle misure restrittive di questi due anni, rischiano di finire in ginocchio, pressati dal peso dei rincari.

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Gelaterie, Bar, ristoranti, alberghi, negozi di alimentari, supermercati sono tra le attività che stanno pagando il prezzo più alto, ma il problema riguarda tutto il mondo del commercio.

A Grottaferrata, ad esempio, un commerciante segnala una bolletta della luce che tra il luglio 2021 e l’agosto 2022 è passata da poco più di mille euro e oltre tremila. Ma casi simili sono diffusi in tutte le località del territorio dei Castelli Romani, della Regione Lazio e d’Italia.

Un aumento esponenziale che rischia di essere letale per tante attività anche in vista della stagione autunnale e invernale.

In tanti parlano di “cifre impossibili”, considerando l’aumento dell'inflazione e dei prezzi delle materie prime.

L'aumento dei costi ha ridotto all'osso - dicono gran parte degli esercenti - i margini di guadagno.

Non è finita qui. Dal primo ottobre si rischiano "incrementi superiori al 100%". L'allarme è arrivato dall'Arera - l'autorità per l'energia - in una segnalazione inviata a governo e parlamento: "In relazione alle criticità legate agli elevati prezzi del gas naturale - scrive l'autority - è atteso un incremento delle bollette per le famiglie, stimabile di oltre il 100% rispetto al trimestre in corso".


L'Arera valuta l'ulteriore possibile balzo in alto delle tariffe a partire dal prossimo ottobre, laddove "si mantenessero i livelli delle quotazioni degli ultimi giorni".

La segnalazione inviata - a norma di legge - ad esecutivo e parlamento si conclude scrivendo che l'attuale situazione del gas "rende necessari interventi straordinari, che dovrebbero accompagnarsi - la ricetta dell'autority per prevenire i rincari - ad interventi nel mercato nazionale ed europeo del gas naturale,  finalizzati al riequilibrio della domanda e dell’offerta, contenimento dei prezzi e relativi all’assetto del sistema". 

Con il Decreto Aiuti Bis il governo è venuto in soccorso a tale realtà, prevedendo al suo interno il divieto alle aziende fornitrici di luce e gas di modificare unilateralmente le condizioni di contratto fino al 30 aprile 2023.

Fino al 30 aprile 2023 – si legge all’articolo 3 del decreto- è sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia  contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte”.

Intanto la stangata è comunque arrivata per tanti. La campagna elettorale sull’argomento è vitale. Tutti stanno proponendo idee e iniziative per fermare questa ascesa che sta dilaniando le casse delle imprese, delle attività familiari e dei piccoli commercianti. Un tema doloroso e complicato che rischia di far declinare ancora di più la prospettiva di futuro di interi settori commerciali.

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Commenti  

# Oravla 2022-08-20 14:03
Tempo fa, avevo letto sulla stampa che il Ministro degli Esteri è dopo il Premier Italiano avevano risolto il problema energetico con un viaggio in Africa.
Ridicolo il tutto.
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