Il Pd pesca ai Castelli Romani per la Camera dei Deputati: la vicesindaca genzanese Piccarreta candidata

Pubblicato: Mercoledì, 17 Agosto 2022 - Redazione politica

GENZANO (politica) - Trentasei anni, due lauree in Scienze Politiche e Terapia Occupazionale, è espressione dei Castelli Romani grazie al suo ruolo di vicesindaca del Comune di Genzano con deleghe a Politiche Sociali e Abitative, Terzo Settore, Inclusione e Pari opportunità

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Fra i candidati in Parlamento della coalizione di centrosinistra, formata da Partito Democratico ed alleati, figura anche il nome della dottoressa Francesca Piccarreta.

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Trentasei anni, due lauree in Scienze Politiche e Terapia Occupazionale, è espressione dei Castelli Romani grazie al suo ruolo di vicesindaca del Comune di Genzano con deleghe a Politiche Sociali e Abitative, Terzo Settore, Inclusione e Pari opportunità.

Francesca Piccarreta è candidata alla Camera dei Deputati nel collegio Circoscrizione Lazio1 – plurinominale 02 – municipi VII, VIII, Guidonia e Velletri.

Come nasce la Sua candidatura alle elezioni politiche di domenica 25 settembre?

“Viviamo un momento storico carico di tensioni e sfide più che mai determinanti per il futuro dei nostri territori e del nostro paese. Credo dunque sia una responsabilità oltre che un grande onore e piacere rispondere positivamente alla richiesta di disponibilità a candidarmi da parte del partito per il quale sono già impegnata amministrativamente. Ringrazio dunque il segretario provinciale Rocco Maugliani che per primo mi ha contattato e tutta la dirigenza che ha sostenuto questa scelta che nasce dal desiderio del Partito Democratico di proporre candidati, con una attenzione particolare anche a giovani e donne, impegnate sui territori, con esperienza amministrativa e che hanno già affrontato una sfida elettorale”.

È un'amministratrice dei Castelli Romani, quanto La aiuterà aver svolto il ruolo di vicesindaco a Genzano in un'eventuale carriera da deputata?

“Sicuramente molto. Come Vicesindaca ho l’opportunità di occuparmi quotidianamente di problemi che riguardano direttamente i cittadini, e questo ruolo mi ha consentito di acquisire degli strumenti per interpretare e gestire dinamiche complesse. Inoltre il mio lavoro da assessora alle politiche sociali richiede un confronto continuo con molti altri attori della politica e della società: per fortuna la nostra è una Giunta dinamica e il nostro approccio ai problemi è sempre multidisciplinare. Noi assessori non lavoriamo mai a compartimenti stagni, anche se apparteniamo a generazioni e a mondi diversi; la risoluzione dei problemi richiede sempre coordinamento e condivisione, impegno, umiltà, responsabilità e coraggio.

Quest’abitudine alla complessità e al confronto sarebbe sicuramente fondamentale anche per ricoprire il difficile compito per il quale oggi mi candido.

Il Comune è una grande e interessante palestra di vita e al di là di tutto sono grata di vivere questa esperienza”.

Ci sono istanze specifiche dei Castelli Romani che avrebbe premura di portare in Parlamento?

"I Castelli Romani, con la contiguità alla capitale e le loro peculiarità geografiche, storiche e geologiche, hanno un potenziale enorme che abbiamo solo iniziato ad esplorare. Dobbiamo supportare la città metropolitana e la regione in politiche di sviluppo che consentano all'area metropolitana di crescere ulteriormente con una mobilità capillare, leggera e moderna, rafforzare le politiche di rilancio delle eccellenze territoriali che già alimentano filiere produttive solide, sviluppare le reti e i poli di aziende specializzate, sfruttando modelli virtuosi come quelle dell’Emilia-Romagna.  Dobbiamo cioè affrontare le sfide di questa difficile congiuntura storica in modo determinato affinché diventi un occasione di rilancio e di opportunità a lungo termine per le imprese e le famiglie. E ancora credo sia fondamentale, come nel resto d’Italia d’altronde, occuparci della questione ambientale. Viviamo in luoghi con una grandissima ricchezza naturalistica: è forse il nostro principale patrimonio e va tutelato ad ogni costo".

Se dovesse fare un appello al voto, cosa direbbe agli elettori del collegio dov'è candidata?

“Farei l’appello che credo sia fondamentale fare oggi a tutte le elettrici ed elettori: viviamo un’epoca storica in cui non è accettabile scoraggiarsi. 

Come cittadini europei abbiamo il dovere di andare a votare, di partecipare alla vita politica e di attivarci in prima persona perché le cose cambino, il dovere di non sprecare il potere che abbiamo e che ci siamo conquistati.

Il Partito Democratico ha scelto tre pilastri sui quali basare la sua campagna elettorale e la sua azione di governo futura, frutto di mesi di confronto e dibattito aperto a tutte le forze progressiste italiane: sostenibilità, lavoro e diritti.

Siamo sull’orlo di una crisi globale, nel mezzo di una guerra, di una crisi climatica, in una fase di cambiamento storica e credo che bisogna prendersi responsabilità di andare a votare e votare un partito riformista democratico europeo, che si impegna a trovare una possibilità di futuro che sia compatibile con le sfide della modernità. Le soluzioni apparentemente semplici e rassicuranti che propone la destra sono modelli fallimentari, che alla prova dei fatti non farebbero che aumentare le disuguaglianze. Bisogna votare per una coalizione che ha prima di tutto a cuore la democrazia e la difesa dei più deboli”.

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