Castel Gandolfo | Nessuna autopsia sul 35enne morto al lago. Davide Belardi, gestore di stabilimento: "Il lago è sicuro, le nostre strutture anche"

Pubblicato: Mercoledì, 10 Agosto 2022 - redazione cronaca
 
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    CASTEL GANDOLFO (cronaca) - La tragedia di sabato pomeriggio
     
    ilmamilio.it
     
    Per il 35enne di origine irachena deceduto nella giornata di sabato scorso al lago di Castel Gandofo, il magistrato di turno della procura di Velletri non ha disposto nessun altro esame autoptico o autopsia medico legale dopo le indagini svolte dai carabinieri del paese papale.
    Così il corpo è stato restituito alla famiglia per le esequie. Il cittadino iracheno, originario di una zona dell'area di Baghdad, era residente a Roma centro. Intorno alle 15 del pomeriggio di sabato stava facendo il bagno nei pressi del pedalò, dove stavano anche i suoi amici giunti tutti tutti da Roma, quando ha avuto un malore in acqua .

     

     

    A dare l'allarme ai bagnini della spiaggia privata sono stati gli stessi amici (tutti iracheni) e altri bagnanti che stavano passando la giornata al Lago, affollato di molti visitatori e bagnanti giunti da tutta Roma e provincia e da molti comuni dei Castelli Romani per il week in totale serenità

    I primi soccorsi, come raccontato nelle immediatezze al mamilio.it da alcuni presenti, sono stati portati dai bagnini dello stabilimento balneare lacustre "Le Palme" e dal proprietario del vicino Circolo del Tennis,  Marcello Saroli, munito ( come altri stabilimenti lacustri del lungolago)  di defibrillatore. centroEstivo freeTime ilmamilio

    "Poi due operatori sanitari, un medico ed un infermiere, liberi dal servizio, che erano in vacanza al Lago Albano, hanno continuato il massaggio cardiaco, fino all'arrivo dei colleghi del 118 da una postazione dei Castelli Romani", ha dichiarato il signor R.M. che ha assistito ai fatti, dinamiche che sono state subito chiare anche ai carabinieri intervenuti sul posto.

    Ricordiamo come pubblicato in esclusiva sul mamilio.it la mattina dopo, che il ragazzo a cui aveva ripreso un flebile battito cardiaco, dopo circa un'ora di massaggio cardiaco,  era deceduto la stessa sera al policlinico Gemelli,  poco dopo le 22.30, notizia poi ripresa dalla Asl Roma 6 sulla propria pagina social con le condoglianze e il cordoglio della direzione sanitaria.

    Proprio la Asl Roma 6, aveva tenuto la mattina di sabato, fino alle 13 la terza tappa del progetto "Spiagge Serene" per informare i bagnanti delle insidie delle acque lacustri e come proteggersi dai malori estivi in spiaggia che possono capitare ai bagnanti.

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    "Ad intervenire, subito, come avviene sempre, sono stati gli assistenti bagnanti - ha detto Davide Belardi- storico gestore dello stabilimento balneare  "Dar Conte" , da oltre 30 anni, esperto assistente bagnante, con brevetto di soccorso, Blsd. Quindi non passanti e bagnanti di passaggio, o persone che avevano assistito alle dimostrazioni degli infermieri della Asl la mattina, che non avrebbero sicuramente avuto le capacità per farlo dopo soli pochi minuti di osservazione delle manovre. Non scherziamo, con tutto il rispetto per la preziosa e utile iniziativa . Noi titolari di stabilimenti balneari, siamo tutti abilitati all'uso del defibrillatore e abbiamo fatto il corso di primo soccorso , per intervenire su persone colte da malore in acqua e spiaggia. Abbiamo ogni 3 stabilimenti a disposizione un defibrillatore, pronti ad intervenire, tutti con personale con brevetti autorizzati da Asl e Regione Lazio al primo soccorso. 

    I nostri luoghi  lacustri, sono quindi molto sicuri, e noi siamo sempre molto attenti alla sicurezza di tutti i gitanti e i bagnanti. Molto lodevole comunque l'iniziativa della Asl Roma 6 che apprezziamo grandemente e sarà sicuramente molto utile. Ma ancora una volta siamo stati noi titolari di concessione delle spiagge lacustri e i nostri operatori preparati a queste esigenze a fare il primo intervento, questi i fatti.  In attesa dell'arrivo del 118 che aveva diverse ambulanze impegnate su altre emergenze. Ringrazio anche i due sanitari, un medico ed un infermiere, che hanno prestato insieme al signor Marcello Saroli e ad alcuni bagnini il prolungato soccorso, che aveva fatto gridare al miracolo, col risveglio del 35enne, poi purtroppo trasformatosi in tragedia con la morte del ragazzo iracheno. Notizia della morte appresa, la mattina dopo,  dal quotidiano online ilmamilio.it. il primo a dare la notizia.

    Mi sento di dire - conclude Davide Belardi, figlio di Sergio Belardi, storico gestore di spiaggia lacustre - che il nostro Lago è sicuro, e che le insidie siano esse di mare, di lago, di montagna, possono essere evitate con alcuni piccoli ma preziosi comportamenti, accorgimenti, come quelli dati dagli esperti infermieri e altre figure sanitarie della Asl Roma 6 durante l'iniziativa Spiagge Serene e che noi stessi conosciamo e applichiamo molto seriamente. Come ad esempio evitare di fare il bagno in acque profonde, da soli,  se non si sa nuotare bene, oppure dopo aver mangiato al caldo e al sole, senza far passare alcune ore, non allontanarsi oltre le boe rosse e seguire le indicazioni degli assistenti bagnanti e chiedere loro consigli specifici. Visto che come ripeto siamo gente di Lago, molto preparati sotto tutti gli aspetti. Il nostro dolore e pensiero molto triste va al povero ragazzo e alla sua famiglia per la tragedia accaduta sabato scorso, ma è stata una tragica fatalità. il lago non c'entra, sono le acque più sicure in assoluto, quelle lacustri, se rispettate e usate nella giusta maniera  " .

    Intanto i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo hanno accertato che il 35enne, morto per annegamento, non sapeva nuotare e si era avventurato in acque alte circa due metri vicino alle boe rosse di pericolo, dove erano i suoi amici e connazionali sul pedalò intenti a tuffarsi, con cui avrebbe voluto passare alcune ore in spensieratezza, dove invece purtroppo ha trovato la morte.