Sanità, rifiuti e territorio: intervista con Fabrizio Ghera. Il capogruppo regionale di Fdi in visita a Rocca di Papa

Pubblicato: Mercoledì, 03 Agosto 2022 - redazione politica

ROCCA DI PAPA (politica) - L'esponente di Fdi ha incontrato cittadini, iscritti e simpatizzanti

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Il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Ghera, ha visitato Rocca di Papa nel fine settimana scorso. L’occasione è stata utile per incontrare cittadini, iscritti e simpatizzanti al fresco della ‘Casina dei Pini’ e fare il punto della situazione dei problemi del territorio e più in generale della Regione Lazio.


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Abbiamo intervistato Ghera per ascoltare le sue opinioni su alcuni temi centrali (rifiuti e sanità) e sulle vicende legate al centrodestra del territorio.

Ghera, nella ‘narrazione zingarettiana’, come qualcuno la chiama, esiste un punto da molti definito critico, ovvero quello dei rifiuti. Tra la zona di Roncigliano, dove è stata riaperta la discarica, e Santa Palomba, destinata a termovalorizzatore, proteste e cortei di comitati e cittadini sono sempre più frequenti. La crisi, intanto, prosegue. Qual è il suo parere su questa vicenda?

“C’è un evidente rimpallo di responsabilità che dura da anni che è ricaduta sulla testa dei cittadini. Faccio riferimento sia al presente ma anche al passato con la gestione della Raggi, dove il problema si è acuito, e Zingaretti. E’ sotto gli occhi di tutti la situazione disastrosa tra Roma e provincia, ma non solo. E’ la gestione stessa della politica dei rifiuti ad essere entrata in crisi a causa della mancanza di idee. Chiusa Malagrotta durante la Giunta Marino, evidenziate varie criticità come l’ultimo incendio al Tmb della stessa Malagrotta, non si è stati e non si è ancora in grado in grado di trovare alternative adeguate alle esigenze dei territori. Ora la politica di Gualtieri è quella di creare un termovalorizzatore, che comunque per le sue dimensioni rischia persino di dover avere bisogno di incrementare la sua capacità di assorbire rifiuti per poter continuare a funzionare e che impatterà su un territorio dove già esistono problemi. Il tema centrale rimane sempre quello di una nuova politica dei rifiuti attraverso una impiantistica adeguata sui territori, incrementando la differenziata. Un concetto che sembra essere stato abbandonato. Per fare un esempio durante l’era Alemanno e Polverini la differenziata era aumentata, con la Raggi è incredibilmente, nonostante tutti i proclami, diminuita. I tanti errori commessi ora ricadono sui residenti e su alcuni territori nel particolare.

Senza differenziata, un’adeguata impiantistica e il coinvolgimento dei territori e dei cittadini alle scelte e nella gestione dei rifiuti non si potrà uscire da questa situazione con responsabilità evidenti”.

Altro capitolo su cui il dibattito è sempre aperto è la sanità. Nei castelli romani negli ultimi anni sono stati chiusi numerosi ospedali, trasformati in Case della Salute, per dar vita al Noc. Nel frattempo proseguono le proteste degli operatori per turni massacranti e mancanza di assunzioni. Cosa ne pensa?

“L’emergenza Covid e la necessità di aprire reparti appositi ha sacrificato, come abbiamo visto, la cura delle altre patologie con forti ritardi sulle liste di attesa che oggi pesano sulle strutture. La stabilizzazione degli assunti durante l’emergenza Covid, qualora venisse attuata, non è sufficiente a ottemperare il grave problema degli operatori e medici che vanno in pensione e non possono essere sostituiti. Una dei problemi a monte di questa situazione è stato porre un tetto ad alcune facoltà, inclusa quella di Medicina. Più andiamo avanti, e meno ricambio rischiamo di avere, importando medici dall’estero. E’ un’assurdità italiana su cui bisogna intervenire a fronte delle problematiche che rimangono e che sono evidenti a tutti”.

Parliamo del territorio, in vista c’è una scadenza elettorale nazionale e forse anche regionale. La situazione nel centrodestra, rispetto solo a due anni fa, è stravolta. Fdi è presente e radicata in tutte le città ed è in forte ascesa, mentre Lega e Fi in alcune cittadine sono quasi scomparse. Nei Castelli, per fare un esempio, il centrosinistra è avanzato e vinto in molte città. Quali sono le prospettive future a suo modo di vedere?

“E’ evidente che in questo momento Fdi rappresenta un movimento in ascesa, fino a poco tempo fa accadeva alla Lega e prima ancora a Forza Italia, due movimenti che su alcuni territori sembrano oggi avere delle difficoltà. Si auspica però che le prossime consultazioni nazionali possano tramutarsi in un un nuovo entusiasmo per tutto il centrodestra nella sua globalità. Fratelli d’Italia sta interpretando in questo momento i sentimenti diffusi e la richiesta di milioni di cittadini a favore del cambiamento e rinnovamento della nazione. Siamo fiduciosi”.