Il PD di Grottaferrata perde voti e compattezza ma conserva (tanto, troppo?) potere
Pubblicato: Domenica, 10 Luglio 2022 - Marco Caroni
GROTTAFERRATA (politica) - Un assessore "pesante", una delegata consiliare che vale quasi un posto in Giunta e ben 3 cittadini delegati. Eppure il PD di oggi, spaccato come sempre, ha molto meno del passato
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E' un'eterna pangea, una caldera primordiale, un Giano a due fronti dietro ognuna delle quali si "celano" protagonisti più o meno noti di vecchie e nuove stagioni.
Il Partito democratico di Grottaferrata era e resta un bel mistero: perde voti (ed in queste ultime Amministrative ne ha persi molti rispetto a 5 anni fa quando, pensate un po', neanche vinse) eppure continua ad avere un impatto figurato ma soprattutto reale che probabilmente va oltre l'attuale forza esplicita ed intrinseca.
A Grottaferrata dici PD e pensi ad un partito che continua a lavare i suoi panni sporchi: da anni. Ben vengano, ovviamente, le esternazioni viste proprio su ilmamilio.it da parte dell'ex consigliera comunale Veronica Arpaia (LEGGI Grottaferrata | Arpaia: "Il PD locale è in declino e l'emorragia non si ferma") - della quale però si è cronicamente persa ogni traccia - rintuzzate e replicate poi dall'assessore Giovanni Guerisoli (LEGGI La riflessione di Giovanni Guerisoli sul PD di Grottaferrata). Un "vecchio saggio", Guerisoli, esponente di un'altra "sponda" politica che risponde a logiche minoritarie del partito.
Ebbene, a fronte di una perdita di consenso (che la Arpaia chiama emorragia, e non è certo una bella cosa) e di "peso specifico" all'interno di una coalizione di centrosinistra che mai come questa volta a Grottaferrata si può dire lontanissima dal concetto di "a guida PD".
Senza dimenticare che il PD criptense di oggi non ha neanche un segretario, dopo le frettolose dimissioni di Silvana Pappaianni all'indomani delle elezioni (vittoriose).
Una perdita di peso certificata anche dal fatto che nel bailamme di nomi e proposte poi coagulate nelle Primarie di aprile, il PD non fu in grado di esprimere neanche un proprio nome.
Perché?
Perché il Partito democratico criptense era e resta spaccato. Giano bifronte dalla spina dorsale oggi rammollita dalla perdita di consenso.
Ordunque, a fronte di considerazioni che gli stessi esponenti dem fanno in questi giorni, il Partito democratico è stato più che premiato all'interno dell'Amministrazione Di Bernardo.
L'assessorato ai Lavori pubblici (e altro) di Guerisoli è da competenze pesanti così come le deleghe consiliari di Paola Franzoso che ha visto avocare a sé Politiche giovanili, Pari opportunità, Sportello Europa. Non solo: a compltare il portafoglio dem in questa nuova esperienza amministrativa ci sono i 3 cittadini delegati: Andrea Bisegni con Politiche sportive (delega che normalmente finisce in capo ad un assessore o un consigliere), Gianfilippo Coromaldi con le Politiche abilitative e, per ultimo, Lorenzo Bongirolami al percorso niliano. In pratica nelle tasche del PD è finita una delega bis ai Servizi sociali, in senso ampio.
Probabilmente nessuna tra le 5 forze poltiche consiliari di maggioranza che sostengono Di Bernardo ha ottenuto tanto a parità di voti.
Una considerazione che qualcuno a via Isonzo - od ovunque si trovi oggi il cervello del Partito democratico criptense - dovrebbe iniziare a fare.
Commenti
La gentilezza ci porta a soppesare le domande al Direttore
Ancora + gentilmente chiediamo: avete o no deciso la vostra linea editoriale e politica che ha accompagnato e accompagna il FAVOLOSO 2022?
Gentilmente chiediamo in ginocchio: avete pubblicato e criticato il percorso politico "contro il pd" attuato da sempre dall'architetta avversaria del FAVOLOSO 2022?
Prostrati chiediamo gentilmente: avete pubblicato e criticato il percorso del FAVOLOSO 2022 dal 2008?
Avete mai criticato il progetto del campo di centroSX messo in campo dal pd?
Oggi a risultato ottenuto, si meraviglia che il pidddini occupino tante poltrone onerose ?
maddddddddai Direttore