Marino | Il giallo della sezione in meno alla scuola dell’infanzia “Pertini”. Il Preside non ci sta: “Fango contro di me”
Pubblicato: Giovedì, 07 Luglio 2022 - Redazione attualitàMARINO (attualità) - Il dirigente scolastico non usa mezzi termini per replicare a quanto dichiarato nei giorni scorsi dai docenti: "Pretese illegittime"
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Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Marino Centro”, professor Giuseppe Di Vico, ha voluto ribattere a quanto contenuto dichiarato da alcuni componenti del corpo docenti.
LEGGI Marino | Chiude una sezione alla scuola dell’infanzia “Pertini”. Docenti sul piede di guerra
“È stata iniquamente attribuita al sottoscritto la responsabilità della riduzione del n. di sezioni dell’Infanzia Pertini (impropriamente definita “chiusura di una sezione”) per l’a.s. 2022-23, dovuta in realtà nella sostanza al consistente calo (generico) di iscrizioni in tutte le ns scuole dell’infanzia, attribuibile evidentemente (statistiche alla mano) al decremento della natalità che interessa il nostro paese (come molti dei paesi sviluppati); visto però il tenore delle affermazioni delle docenti “sul piede di guerra”, è necessario a beneficio dell’utenza e della cittadinanza tutta fornire i seguenti chiarimenti. 1. L’Organico classi/sezioni di ogni Istituto scolastico statale è deciso dall’Ufficio Scolastico provinciale, in base alle risorse ministeriali attribuite dall’Ufficio scolastico regionale, e non dal Dirigente Scolastico. 2. Gli organici si determinano non arbitrariamente a piacimento di qualcuno, bensì sulla scorta di precise regole individuate dal DPR N. 81 del 2009; qui sono indicati il n. minimo e massimo di alunni necessario a formare una classe/sezione. 3. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Sulla base del n. complessivo di iscritti alle sezioni dell’Infanzia Pertini per l’a.s. 2022-23, conti alla mano risulta più che evidente che, nel rispetto della norma citata, l’Infanzia Pertini non poteva avere più di 5 Sezioni complessive: anzi, era persino possibile una determinazione ben più restrittiva dell’Ufficio scolastico (sempre rispettando i parametri normativi del DPR 81) con concessione di un organico di sole 4 Sezioni (tutte da 26 alunni)! In tutto ciò, il Dirigente Scolastico ha innanzitutto l’onere di comunicare all’Ufficio superiore il totale degli iscritti di ciascuna Scuola, e successivamente formulare una proposta (legittima e credibile) di organico fondata sulla predetta norma, proposta che può essere accolta o disattesa dall’Ufficio scolastico, unico depositario del potere decisionale sugli organici; per fortuna nel ns caso l’Ufficio ha accettato la proposta del sottoscritto per la scuola dell’Infanzia Pertini, concedendo 5 sezioni con n. medio di iscritti a sezione pari a 21 (il n. max a sezione previsto dall’art. 9 del DPR 81 è di 26 elevabile a 29!): un n. medio che fa invidia ad altri istituti del territorio, comunale e provinciale, dove normalmente le classi-sezioni arrivano spesso al n. di 25-26 alunni anche se vi sono disabilità (come confermato personalmente anche da un genitore del ns Istituto che lavora presso un altro istituto comprensivo di Marino). Che dire, una bella ingratitudine verso il Dirigente Scolastico da parte di queste docenti “sul piede di guerra” le cui pretese di “rettificare la chiusura della sezione” (su cui, lo si ripete, il sottoscritto non ha alcun potere) sono illegittime e non credibili, anche riguardo la sistemazione su 2 distinti piani di 5 sezioni, vista la parallela decurtazione dell’organico dei collaboratori scolastici operata, sempre sulla base del calo degli iscritti, dall’Ufficio scolastico competente. Anche sul “mancato coinvolgimento delle docenti ... nonostante una richiesta di incontro” tali insegnanti non la raccontano giusta: la loro richiesta di incontro è stata fatta via email il giorno 29 giugno u.s. e nemmeno un giorno dopo ritrovo una loro lettera inviata agli Uffici scolastici superiori dove si getta iniquamente fango sul sottoscritto e 2 giorni dopo arriva nell’articolo apparso su questo quotidiano on line ulteriore fango senza attendere alcun riscontro dello scrivente! Fa altresì specie riscontrare questo ampio ignorare la normativa specifica di settore, inescusabile da parte di professioniste della scuola che, ben prima di gettare fango sugli altri e disseminare zizzania su quotidiani locali, avrebbero il sacrosanto dovere di conoscere la normativa o quantomeno di documentarsi. In conclusione per rimanere in tema con l’articolo del 1 luglio, da parte di queste docenti un’ulteriore “guerra” ingiusta, che in questo periodo il ns Istituto e il ns territorio potevano magari risparmiarsi”.