D’Uffizi: “Frascati è una città sicura. A lavoro per implementare videosorveglianza”

Pubblicato: Giovedì, 07 Luglio 2022 - Matteo Caré

duffizi franco 5 frascati ilmamilioFRASCATI (attualità) - C’è anche l’intenzione di istituire una Polizia Locale unica, insieme ai comuni di Monteporzio e Grottafferata

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Alla fine dell’ultimo consiglio comunale, opposizione e maggioranza hanno a lungo dialogato sulla sicurezza e sulla sua percezione. La movida, “spesso problematica”, è tornata a riversarsi nelle vie del centro cittadino. Nonostante il dissesto, sul tavolo della giunta Sbardella, ci sono tanti progetti aperti per aumentare la percezione della sicurezza. Ilmamilio.it ha intervistato il vicesindaco D’Uffizi.

Vicesindaco D’Uffizi, a suo avviso, ha ragione la consigliera Delle Chiaie quando nello scorso consiglio comunale ha affermato che la popolazione percepisce “Frascati come una città insicura”?

“Dai dati ufficiali delle forze dell’ordine si evince che a Frascati non c’è un aumento di reati di tipo predatorio quali furti, scippi e rapine. È chiaro però che la percezione della sicurezza del cittadino è una cosa ben diversa.  Se si getta benzina sul fuoco, sottolineando il furto, la rapina o lo  scippo, è chiaro che si aumenta e si genera nel cittadino la percezione di insicurezza. Ecco proprio pochi giorni fa abbiamo dato vita ad un progetto, insieme alla Polizia di Stato per attenzionare l’utenza debole (come possono essere gli anziani) alle truffe che si stanno perpetrando ai loro danni: la famosa chiamata dal direttore delle Poste, il nipote o il figlio che ha avuto un incidente. Abbiamo dato vita a questa attività per cercare di infondere quella percezione di sicurezza ed evitare l’effetto sorpresa quando c’è qualche truffatore che oltre a delinquere, cerca di creare danno a questa utenza. Quindi la nostra Amministrazione è molto sensibile sul tema della percezione della sicurezza.

A Frascati c’è sicuramente una parte dei cittadini che tende a percepire la città come insicura, ma attualmente è una città abbastanza sicura. La città ha sicuramente una movida, soprattutto fra i ragazzi che vanno dai 15 ai 20 anni, abbastanza problematica che, oltre a generare schiamazzi, distrugge piccoli beni comunali. È chiaro che l’attenzione deve essere alta. Da quando abbiamo fatto il tavolo tecnico, da parte della Prefettura e delle forze dell’ordine, c’è molta attenzione a Frascati soprattutto nei fine settimana. Anche con il prolungamento dell’orario della Polizia Locale cerchiamo di mantenere sotto controllo il presidio del territorio”.

Sulla Polizia Locale, si passa da 31 agenti a 14 nel giro di pochi anni. Come è possibile?

“Il personale che è andata in pensione  non è stato  rimpiazzato per motivi di bilancio. Il dissesto è stato dichiarato adesso. Ma è dal 2015 che, soprattutto dopo l’approvazione del pre-dissesto, abbiamo avuto problemi di assunzione di personale. Abbiamo un funzionario in maternità, ne abbiamo un altro che ha vinto un concorso, ed ora è Zagarolo. In particolar modo, quest’anno non abbiamo la possibilità  di assumere personale a tempo determinato con i proventi del 208. Abbiamo un’emergenza perché siamo sotto-organico (come quasi tutte le polizie locali dei Castelli e dei Comuni del Lazio), anche perché se consideriamo che il regolamento della Regione Lazio prevede due agenti ogni 800 abitanti, facendo un calcolo a Frascati occorrono  più di 50 agenti. Se prima le competenze erano legate alla viabilità, ora sono aumentate ma l’organico è abbastanza ristretto”.

Non c’è possibilità di assumere altro personale?

“No. Adesso abbiamo dichiarato dissesto ma, se riusciamo a mantenere i parametri che abbiamo approvato nel consiglio comunale, possiamo comunque assumere. Abbiamo comunque la possibilità  di prendere una o due persone. Potremmo anche il prossimo anno, se i proventi del codice della  strada lo permettano, assumere quantomeno qualche agente a tempo determinato. Abbiamo comunque intenzione di aumentare l’organico della Polizia Locale”.

In consiglio comunale, ha riferito che la Giunta ha approvato il Progetto 208. Nello specifico, di cosa si tratta?

“Il progetto 208 è una previsione di entrata, fatto sulla base dei proventi che derivano dalle violazioni del Codice della Strada. Quindi su quelle entrate, una parte va a fondo di credito di dubbia esigibilità, l’altra parte dei proventi vanno all’assunzione di personale a tempo determinato, sia al progetto che poi va finanziare il prolungamento dell’orario della Polizia Locale serale e tutti gli straordinari che si fanno durante l’anno. Una parte invece va all’ufficio tecnico per poter fare manutenzioni della cartellonistica stradale verticale e quant’altro. In quel progetto c’è anche il potenziamento di attività di controllo come potrebbe essere la videosorveglianza e mezzi, automezzi attrezzature volte alla sicurezza del territorio. Insomma tutte queste attività vengono finanziate con i proventi del 208. Il Comune non interviene con altre risorse”.

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Il comune sta partecipando a numerosi bandi del Ministero. Qual è l’oggetto di questi bandi?

“Tutti riguardano l’implementazione della video-sorveglianza sulle periferie. Il centro di Frascati è coperto con una nostra fibra ottica di proprietà installata già agli inizi del 2009, quando ero delegato alla sicurezza con Stefano Di Tommaso. Durante il mandato abbiamo esteso questo sistema. Ora il centro è coperto da fibra ottica e da circa 70 delle camere. Ora dobbiamo mettere in sicurezza punti sensibili nelle periferie. Ci stiamo arrivando. Non potendo mettere soldi propri nei capitoli, perché siamo in dissesto cerchiamo di reperire fondi con soldi che arrivano dalla Regione, dal Ministero o da enti sovracomunali, come l’area metropolitana di Roma”.colline centroEstivo22 ilmamilio

Quali potrebbero essere i punti nevralgici?

“I punti sensibili, potrebbero essere piazza Vanvitelli a Vermicino, il parcheggio della stazione di Tor Vergata, l’entrata di Cocciano. Il quartiere ha due entrate e due uscite. Mettendo le telecamere all’entrata all’uscita si riesce a visionare chi entra e chi esce, e quindi rintracciare, tramite targa, chi eventualmente commette reati diurni e notturni. I punti nevralgici però sono molti. Abbiamo una periferia abbastanza estesa, anche Macchia dello Sterparo, dove c’è l’incrocio di Colle Pizzuto con via Enrico Fermi, potrebbe essere tra i punti sensibili. Però ogni finanziamento che arriva sarà destinato all’implementazione del sistema di videosorveglianza. C’è anche in progetto lo spostamento della polizia locale dal centro a Cocciano nei locali dell’ex mediateca, sotto i locali dell’Euro-Spin, perché è più grande e si può creare così  una centrale operativa di livello e  più articolata”.

Ha affermato di essere stato contattato da un’azienda per l’installazione di dissuasori. In caso, questi saranno sul modello di Grottaferrata?

“Mi ha contattato questa società, credo sia la stessa di Grottaferrata, per farmi questa proposta. La nostra Amministrazione ha fra le proprie priorità anche la sicurezza stradale. Frascati è una città dove spesso si registrano incidenti. Abbiamo delle artiere pericolose: via di Vermicino, via di Salè, via Cicerone, via Gregoriana. Stiamo cercando di non fare repressione ma cerchiamo di fare un’attività di controllo. Attraverso uno studio valuteremo se installare autovelox per sanzionare. Quindi è uno strumento volto non ad incassare soldi ma a garantire la sicurezza stradale all’interno del centro abitato e su quelle vie ad alto scorrimento dove spesso, purtroppo, si registrano incidenti”.

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La Polizia Locale unica, che vedrà gli agenti di Monteporzio, Grottaferrata e Frascati, sotto un’unica direzione, sarà presto un realtà concreta?

“Ho già avuto contatti con Pulcini, il sindaco di Monteporzio, e precedentemente all’elezione del sindaco, con il commissario straordinario di Grottaferrata. Erano tutti e due molto entusiasti della proposta. Ma, per via di impegni istituzionale, non siamo riusciti ad incontrarci. Quindi abbiamo dovuto rimandare. Ho parlato già con il nuovo sindaco. L’intenzione c’è. Adesso dobbiamo metterla in pratica, stilando un regolamento che vada bene a tutti, e mettere in piedi tutta la parte puramente amministrativa che consenta di arrivare a una Polizia Locale unica. L’idea è venuta fuori dal tavolo tecnico con prefetto, procuratore e con il questore di Roma che per la prima volta si è riunito a Frascati. Al nord questa attività c’è già da qualche anno”.

 
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