Grottaferrata | Capodarco, la lettera di Don Franco Monterubbianesi: "Gioia per la continuità del nostro bene comune"

Pubblicato: Lunedì, 04 Luglio 2022 - redazione attualità

Grottaferrata | Don Franco Monterubbianesi compie 90 anni: un sacerdote  sempre in cammino con gli ultimiGROTTAFERRATA (attualità) - La lettera del fondatore della Comunità

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"Cari lettori,

sono Don Franco di Capodarco, ho vissuto anche io con tanta trepidazione la vicenda dell’asta, dove volevamo affermare il nostro diritto a continuare, da responsabili e proprietari, il nostro lavoro di BENE COMUNE con la realtà di Grottaferrata. BENE COMUNE come siamo stati difesi dalla cittadinanza di Grottaferrata che si è mobilitata a difesa dell’imprevisto, eccessiva nei toni, come oggi purtroppo accade che si degeneri nelle competizioni soprattutto nell’ambito politico e su cui anche io ho dovuto patire, in questa vicenda, lo stesso malessere di contese eccessive.

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Si dimentica così il bene dei poveri che invece dobbiamo tutti difendere e volere tutti uniti, non divisi. Per questo oggi, che la cosa si è risolta come desideravamo, faccio appello a tutti per condividere la gioia che abbiamo. Proprio ieri, a due ragazzi del Viva-Io, preoccupati delle dicerie e sofferenti di una vera loro preoccupazione, ho dato la notizia rassicurante, ma dico a tutti che non poteva accadere diversamente, perché noi nella nostra opera, siamo protetti da Dio. È Lui che ci ha difeso e ci darà ancora da sviluppare il bene del nostro lavoro, con i sogni che abbiamo dei nostri progetti. Essi si svilupperanno dai Castelli a Roma est, con la Chiesa nella CEI con il Cardinale di Bologna Matteo Zuppi, e vi allego quello che mi disse il giorno della sua elezione, e ci aiuterà alla grande per il progetto del dopo di noi delle famiglie, che noi vogliamo servire. Per quello che già il comune di Grottaferrata e i sei comuni tuscolani, metteranno in piedi con noi, con il progetto formativo dei giovani all’agricoltura sociale, che è il vanto della nostra esperienza di Grottaferrata.

Anche a Roma, dove anche il fallimento è stato dominato, avremo lo sviluppo della progettualità a Roma est, con tante realizzazioni in cui il Dicastero Per Lo Sviluppo Umano Integrale del Vaticano è disponibile ad aiutarci per i giovani coinvolti. Questa è l’opera di Dio on noi, quindi come auspica la giornalista Claudia Proietti, faremo festa a Grottaferrata con tutti e anche a Roma. Invito però oggi tutti a moderare il loro appoggio al nostro lavoro, uscendo da queste facili contrapposizioni, che non sono da cristiani veri, che devono seguire il Signore nella sua azione per i poveri e ci chiede di essere rispettosi delle buone volontà. Ho cercato di collaborare nella questione insorta con questo spirito, anche Salvatore Stingo ha saputo mediare sull’incomprensione possibile. Ora abbiamo il risultato che supera tutto e tutti, e nel mio senso sacerdotale, che è il senso della mia presenza di guida, a riflessione per tutti, trascrivo i brani della scrittura delle due domeniche, in cui abbiamo vissuto questa storia, perché ognuno le mediti sul valore che esse rappresentano. Domenica 26 Giugno Dal Vangelo secondo Luca (Lc 9, 51-62).

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Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Mentre camminavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». GESÙ RIMPROVERA I FACILI SEGUACI E ADDITA I VERI DISCEPOLI POSSIBILI

Domenica 3 Luglio Dal libro del profeta Isaia (Is 66,10-14c) Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti voi che l’amate. Sfavillate con essa di gioia tutti voi che per essa eravate in lutto. Così sarete allattati e vi sazierete al seno delle sue consolazioni; succhierete e vi delizierete al petto della sua gloria. Perché così dice il Signore: «Ecco, io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace; come un torrente in piena, la gloria delle genti. Voi sarete allattati e portati in braccio, e sulle ginocchia sarete accarezzati. Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò; a Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba. La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi». ANCHE NOI SFAVILLIAMO DI GIOIA PER IL SUCCESSO MA ANCHE PER QUELLO CHE DIO CI DARÀ DI REALIZZARE ANCORA PER IL BENE COMUNE. Venite tutti alla festa, pacificati nel rapporto e nella gioia comune".

Don Franco Monterubbianesi